50 anni di obiettori Caritas: il primo giugno l’incontro “Se vuoi la pace costruisci la pace”

Obiettori di coscienza: sono i giovani che alla naja, al fascino della divisa, all’inquadramento militare, all’educazione all’utilizzo pratico delle armi dissero un semplice e netto “no”. Sono passati 50 anni dalla prima legge che in Italia regolamentò la possibilità di rifiutare il servizio militare e concesse come alternativa di dedicare 20 mesi (all’inizio il servizio civile durava otto mesi in più) della loro vita all’assistenza, alla cultura, alla protezione dei più deboli.

Sono centinaia ormai gli “ex giovani” piacentini che fecero quella scelta, in particolare quando vigeva l’obbligo della naja: per questo la Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio, con il patrocinio della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha deciso di organizzare per il primo di giugno (ore 18,30) un incontro degli obiettori di coscienza e delle ragazze e dei ragazzi del servizio civile sul tema “Se vuoi la pace costruisci la pace”. L’iniziativa (vedi locandina allegata), vuole portare l’attenzione su un tema chiave per il futuro della nostra comunità. Quella dell’obiezione di coscienza anche a Piacenza – viene spiegato dagli organizzatori – “è una lunga e feconda storia” costruita con “l’impegno di oltre 500 giovani a favore degli ultimi.

La prima norma nell’ordinamento italiano a disciplinare formalmente l’obiezione di coscienza fu la legge 15 dicembre 1972 n. 772 (la cosiddetta Legge Marcora dal nome del suo relatore) seguita dal relativo regolamento di attuazione. Un provvedimento che permise agli obiettori di scegliere il servizio civile sostitutivo obbligatorio, di durata di 8 mesi superiore alla durata del servizio che si sarebbe dovuto svolgere. Per protestare contro una legge giudicata non equa, nel gennaio del 1973 venne fondata la Lega degli obiettori di coscienza (LOC) per iniziativa del Partito Radicale, di Pietro Pinna divenuto fondatore con Aldo Capitini del Movimento Nonviolento, del Senatore Luigi Anderlini e del valdese Giorgio Peyrot, esponente del gruppo cristiano Movimento Internazionale di Riconciliazione (MIR). La durata superiore del servizio civile sostitutivo di quello armato fu dichiarata costituzionalmente illegittima dalla Corte Costituzionale con la sentenza 19 luglio 1989, n. 470.

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