Al lavoro in bici con l’incentivo per 899 piacentini: l’elenco delle imprese ammesse a “Bike to work”

Piace l’incentivo ai dipendenti delle aziende del territorio comunale di Piacenza che si recano al lavoro in bicicletta: il progetto “Bike to work” lanciato dall’amministrazione nelle settimane passate ha riscosso infatti una grande adesione, con 899 lavoratori su due ruote coinvolti e 116 aziende che avranno accesso il contributo economico. Nell’elenco delle imprese piacentine approvato dal Comune – e pubblicato insieme alla determina che stanzia i fondi – che avranno diritto all’incentivo economico ci sono realtà assai diverse tra loro: piccole e piccolissime imprese, magari con un solo dipendente beneficiario, ma anche scuole, enti pubblici e l’azienda Ausl che detiene il primato dei contributi richiesti per i propri lavoratori, ben 137.

Grazie al progetto “Bike to work” ogni dipendente potrà ottenere fino a 50 euro al mese per gli spostamenti casa-lavoro effettuati in bicicletta. Il lavoratore, dopo che la propria azienda avrà aderito all’iniziativa, dovrà scaricare l’app “Mobility Company”, che rileverà i chilometri percorsi, il tempo impiegato e la velocità. I punti che accumulerà saranno convertiti in denaro. Il progetto mira a favorire la mobilità sostenibile ed è cofinanziato al 70 % dalla Regione Emilia Romagna e al 30 % dal Comune di Piacenza: le risorse a disposizione ammontano a oltre 118mila euro.

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Il servizio verrà gestito dall’azienda Movesion Srl: il dipendente dovrà registrarsi nell’apposita app sul cellulare, e in seguito avrà la possibilità di accedere alla sezione dedicata per il progetto Bike to work del Comune di Piacenza, dopodiché registrerà il proprio spostamento in bicicletta. Al termine della corsa l’app riconoscerà i punti accumulati, che saranno convertiti in incentivi economici.

Gli spostamenti “premiati” con l’incentivo sono quelli effettuati con bicicletta tradizionale, a pedalata assistita o monopattino elettrico. I contributi stabiliti dalla Regione Emilia Romagna riconoscono 20 centesimi al chilometro, fino ad un massimo di 50 euro mensili per ogni lavoratore coinvolto, a seguito della stipula di appositi accordi con i mobility manager delle realtà aziendali che sono state ammesse al progetto. Le aziende e gli enti aderenti possono, a loro volta, erogare specifici contributi ai propri dipendenti, con modalità definite in autonomia e sulla base dei report trasmessi dall’apposita applicazione.

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