Figlie della Chiesa

50 anni a Piacenza delle Figlie della Chiesa

23/10/20

EVENTO GRATUITO
: - Inizio ore 17

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La chiesa cittadina di San Donnino in Largo Battisti ospita da circa mezzo secolo il Centro Eucaristico Diocesano che prevede, durante gli orari di apertura, l’adorazione del Santissimo.

L’Ostia Consacrata è esposta al pubblico in un ostensorio posto sull’altare maggiore. Ogni giorno un sacerdote celebra la Messa, mentre la chiesa è affidata alla Figlie della Chiesa, religiose che da oltre 50 anni hanno l’incarico di animare le celebrazioni eucaristiche e l’adorazione. La storia della chiesa, del Centro Eucaristico e dell’impegno di questa Comunità di religiose è sintetizzata in un libro che verrà presentato al pubblico il prossimo venerdì 23 ottobre, alle ore 17, nella chiesa di San Francesco che, oltre ad essere competente per territorio, dispone di spazi per consentire ai presenti la necessaria distanza tra singoli. Prevista una tavola rotonda che sarà presieduta dal parroco don Ezio Molinari; interverranno il curatore dell’opera Fausto Fiorentini; Mimma Berzolla, storica dell’arte autrice del capitolo che illustra la componente artistica della chiesa; l’avv. Corrado Sforza Fogliani, presidente del comitato esecutivo della Banca di Piacenza che ha sostenuto le spese di stampa; Maria Elena Cristofolini, una delle autrici delle numerose testimonianze dei fedeli; suor Maria Teresa Sotgiu in rappresentanza della comunità delle religiose e l’avvocato Gianguido Guidotti.

Alcuni brevi stralci dalle testimonianze riportate dal libro “50 anni con i piacentini”.

Piacenza ha un cuore pulsante, proprio dove si svolgono le attività principali della città…; alla chiesetta di san Donnino l’adorazione eucaristica ricorda che la vita di un centro urbano non può essere un vero servizio a favore dei cittadini se non tiene conto di Colui che, unico, può donare amore e misericordia. Sono passati 50 anni e le suore Figlie della chiesa possono testimoniare che il desiderio del vescovo Manfredini di dare un cuore alla città è stata una intuizione sorta da un Pastore che nel 1978 disse queste parole: “Se volete una società alternativa, libera e promozionale, stringetevi a Gesù Cristo. F.C.

Così san Donnino, verso la fine degli anni ’80, è stata la “culla” nella quale noi Comunità ci siamo cimentati come apostoli del pregare. Non di un pregare speciale, né adatto solo a pochi eletti, ma proprio il pregare di chi vuol vivere seriamente il suo battesimo e ce la mette tutta. M.E.C.

…Nel cuore della città la chiesetta di S. Donnino è sempre aperta alla preghiera, all’adorazione, al colloquio con le suore. Mentre all’esterno c’è il frastuono della città, quando si entra in quel luogo di preghiera si trova il silenzio, più facilmente ci si trova in sintonia con Gesù eucaristia per aprire il proprio cuore a Colui che è lì ad aspettarti, ad ascoltarti, ad accogliere le tue richieste, a parlare al tuo cuore semplicemente nel silenzio.
Entrando in san Donnino nella parete di destra c’è una bellissima immagine della Madonna con il Bambino, quasi ad aspettare ogni persona che fa visita per portarla a Gesù eucaristia. F.B.

IO credo che adorare un Re così grande e, al contempo, così umile, come è Gesù, sia, davvero, la cosa più bella che si possa fare nella vita… Basta rivolgere gli occhi all’Ostia consacrata che, nella sua piccolezza e semplicità, giganteggia sull’altare. E’ lì tutto il senso, primo ed ultimo, della mia vita! E.D.

Io, Giornalmente entro nella chiesa di San Donnino; occupo sempre quella panca in fondo alla chiesa, sono diventato uno dei lettori e un collaboratore volontario aiutando per quel che posso. Da qualche anno esprimo le mie capacità artistiche realizzando il presepe, dedicando un po’ del mio tempo a pulire il pavimento della chiesa…perché sia bella la casa del Signore… G.F.

Così si esprime il nostro parroco don Ezio Molinari: Ecco la sfida e il compito di san Donnino e della piccola comunità di Sorelle, Figlie della Chiesa: offrire a tutti la possibilità di uno spazio e di un tempo di contemplazione, di meditazione profonda proprio nel cuore della città e della nostra vita, in mezzo agli uffici, alle banche, nella confusione e nel trambusto del mercato di cui è fatta la nostra esistenza. Di questo non possiamo che essere grati, e magari orgogliosi che tale opportunità si trovi proprio all’interno della nostra comunità parrocchiale. E.M.

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