Benedict Kloeckner

Concerto Monferrato Classic Orchestra

26/10/19

EVENTO A PAGAMENTO
: Galleria Alberoni - Galleria Alberoni, Via Emilia Parmense, Piacenza, PC, Italia - Inizio ore 21

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Sabato 26 ottobre non sarà solo il giorno dell’inaugurazione della mostra L’ultimo albero alla Galleria Alberoni, ma, primo grande evento nell’evento, alle ore 21 (ingresso € 10, posto unico), andrà in scena un appuntamento musicale e culturale assolutamente da non perdere.

Dopo il grande successo riscosso lo scorso inverno, torna alla Galleria Alberoni per un concerto tra le intense partiture di Ludwig van Beethoven e Antonin Dvořák la Monferrato Classic Orchestra, interessantissima ensemble musicale costituita da circa 50 giovani talenti, provenienti dall’Italia e da numerosi altri paesi del mondo, selezionati dalla direttrice artistica Sabrina Lanzi, una delle più importanti pianiste del panorama contemporaneo. L’Orchestra, nata nel 2017, sta raccogliendo il riscontro entusiastico del pubblico e della critica. Il concerto è promosso da Opera Pia Alberoni, in collaborazione con Fondazione Teatri di Piacenza.

La Pastorale di Ludvig van Beethoven apre la mostra L’ultimo albero – Nella cornice suggestiva degli arazzi alberoniani e sotto il grande albero bianco di Romano Bertuzzi la Monferrato Classic Orchestra eseguirà, in un intenso programma musicale, anche la Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68, detta Pastorale composta da Ludwig van Beethoven ed eseguita per la prima volta a Vienna, il 22 dicembre 1808. Una partitura che conduce dentro la bellezza e i sentimenti della natura e della vita campestre.

Una sinfonia composta di cinque movimenti – Il primo movimento Allegro (Risveglio dei sentimenti all’arrivo in campagna); il secondo Andante molto mosso (Scena presso il ruscello); Il terzo movimento Allegro (Riunione di contadini in Festa); il quarto movimento Allegro (“Temporale”) e infine il quinto movimento Allegretto (Canto pastorale; gioia e ringraziamento dopo il temporale).

Il sentimento della natura è sempre stato vivissimo in Beethoven. In tutti i periodi della sua vita innumerevoli aneddoti lo mostrano desideroso di trovarsi in campagna. In campagna riusciva più facilmente a trovare tranquillità, isolamento e contatto con la natura, che egli adorava. “Mi sembra quasi che ogni albero d’intorno mi dica: Santo! Santo! Chi mai può esprimere sino in fondo l’estasi nei boschi?”

In una lettera del 1810 esprime il desiderio di soggiornare in campagna: “Come sarò felice vagabondando tra cespugli e boschi, sotto gli alberi, sull’erba e tra le rocce. Nessuno può amare la campagna quanto io l’amo: poiché davvero boschi, alberi e rocce producono quell’eco che l’uomo desidera udire”. Un perfetto inizio per la mostra L’ultimo albero che vuole proprio condurre il pubblico alla scoperta dei segreti e della bellezza della natura che interpella le responsabilità dell’uomo.

Il programma musicale della serata – Il programma del concerto si concentra su due grandi compositori: Ludvig van Beethoven (1770-1827) e Antonín Leopold Dvořák (1841-1904). Di Ludvig van Beethoven, sarà eseguita la Ouverture Coriolano, op. 62 e la Sinfonia n. 6 in fa maggiore, op. 68 “Pastorale”.

Di Antonín Leopold Dvořák sarà eseguito il Concerto per violoncello e orchestra, op. 104, considerato da molti il più bel concerto Concerto per violoncello (forse assieme a quello di Schumann), e certamente una delle opere più intense di Dvořák. Il Concerto occupa un posto di rilievo tra le ultime composizioni del compositore ceco ed è considerato un testamento della sua attività artistica, che rivela la sua caratteristica inconfondibile, cioè la fedeltà al retroterra contadino e la riscoperta del sentimento popolare, ovvero lo studio e la rilettura delle proprie radici musicali.

Benedict KloecknerA rendere ancor più speciale la serata sarà la straordinaria presenza, in qualità di solista nel concerto per violoncello e orchestra di Dvořák, di Benedict Kloeckner, uno dei giovani violoncellisti più acclamati di Germania. Di lui Daniel Barenboim ha detto: Modo di suonare straordinario, davvero notevole, perfetto! Controllo assoluto di tecnica, intonazione e colore, mentre Simon Rattle ha confessato di adorare il suo modo di suonare.

Uno dei giovani violoncellisti più acclamati della Germania, Benedict Kloeckner (1989), si esibisce con orchestre rinomate come la Royal Philharmonic, la German Philharmonic Orchestras, la NDR e la Leipzig Radio Symphony Orchestras, la Kremerata Baltica, la Russian Radio Orchestra e la Russian and Polish State Philharmonic Orchestre, accanto a direttori come Christoph Eschenbach, Howard Griffiths, Ingo Metzmacher, Michael Sanderling, Karl Heinz Steffens, Christoph Poppen e Heinrich Schiff.

Promosso e apprezzato da maestri come Daniel Barenboim e Sir Simon Rattle, si esibisce in Europa, Nord e Sud America e Asia, in locali come la Filarmonica di Berlino, la Carnegie Hall di New York, la Symphony Hall di Chicago, John. F Kennedy Center a Washington, Tonhalle Zurigo, Cadogan Hall e Barbican Centre a Londra, Athenäum Bukarest, Concertgebouw Amsterdam, Musikverein Wien e Seoul Arts Centre. Appassionato musicista da camera, Benedict si esibisce con artisti come Emanuel Axe, Yuri Bashmet, Danae Dörken, Christoph Eschenbach, Anna Fedorova, Gidon Kremer, Anne Sophie Mutter, Antoine Tamestit, il Carducci String Quartet e Sir Andras Schiff.

È vincitore di importanti concorsi internazionali come l’European Broadcasting Union Award a Bratislava, il Grand Prix Emanuel Feuermann per violoncello a Berlino, l’Animato International Soloist Competition a Zurigo, il “Nicolas Firmenich Prize” del Verbier Festival (CH) e il “Primo Concorso Internazionale di Musica a New York”. Inoltre ha ricevuto il “Premio europeo della cultura” assegnato dalla “Fondazione europea per la cultura”.

Benedict Kloeckner collabora regolarmente con compositori contemporanei, tra cui Eric Tanguy e Wolfgang Rihm, (il cui concerto per violoncello “Temptation” è stato eseguito a Monaco) e Howard Blake, che ha composto per lui una sonata per violoncello. Per celebrare il suo 75° compleanno, Howard Blake ha invitato Kloeckner a registrare il suo intero repertorio per violoncello e pianoforte, con se stesso, per Genuin in collaborazione con la SWR.

Benedict ha aperto la stagione 2017/18 della Royal Philharmonic Orchestra eseguendo due concerti, uno dei quali è stata la prima del doppio concerto di Howard Blake. Nel 2018 presenta la prima mondiale del concerto per violoncello di Eun-Hwa Cho con la Korean Chamber Orchestra diretta da Christoph Poppen, durante una residenza per concerti di 3 giorni al Seoul Arts Center, nonché la prima mondiale del doppio concerto di Wolfgang Rihm per due violoncelli.

Il suo catalogo discografico include un’acclamata registrazione del concerto per violoncello di Robert Schumann, nominato per il premio German Record Critics, e collaborazioni con Gidon Kremer, i direttori Heinrich Schiff e Michael Sanderling, i pianisti José Gallardo e Anna Fedorova, e il compositore e pianista Howard Blake. Le registrazioni future includono un CD con la Royal Philharmonic Orchestra e un recital con Danae Dörken. Da settembre 2014 Benedict Kloeckner è il direttore artistico e fondatore dell ‘”International Music Festival Koblenz” che presenta concerti di musica da camera di alto livello con artisti come Vilde Frang, Tianwa Yang, Boris Giltburg e le orchestre da camera georgiane e Monaco.

Benedict Kloeckner ha studiato con Martin Ostertag, e come giovane solista dei Kronberg Academy Masters con Frans Helmerson e Gary Hoffman, finanziato con la “Borsa di studio Angela Winkler”, dall’ottobre 2009. Benedict Kloeckner è anche molto grato a Steven Isserlis, Gidon Kremer, Michael Sanderling e Sir Andras Schiff per l’intuizione musicale e il supporto che hanno offerto per il suo sviluppo artistico.

Suona un violoncello italiano di Francesco Rugeri (Cremona 1680) gentilmente prestatogli dalla Deutsche Stiftung Musikleben. www.benedictkloeckner.de

Markus Popp, direttore – A dirigere l’Orchestra, nel concerto che si terrà nella suggestiva cornice della Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni, sarà Markus Popp, nominato direttore principale della Monferrato Classic Orchestra per la stagione sinfonica 2019-2020.

Figlio d’ arte di famiglia di musicisti. Compie i suoi studi presso l’a Hochschule fur Musik “Franz Liszt” di Weimar dove consegue il Diploma  in direzione d’orchestra. Successivamente frequenta un corso post-laurea con il Prof. Dr. Max Pommer presso l’Accademia di Musica di Saarbrücken, esibendosi nel suo primo concerto come direttore nel 1997 presso il Teatro Musicale “Les Misérables” a Duisburg. Ha poi lavorato dal 1998 al 2001 allo Stadttheater Pforzheim come solista, accompagnatore del balletto e direttore d’orchestra. Sotto la sua direzione sono stati eseguiti il balletto “Il lago dei cigni”, il musical “Hello Dolly” e l’opera “L’ Elisir d’amore”.

L’assidua frequenza a differenti masterclasses e concorsi in Germania e all’estero gli hanno permesso di acquisire un vasto repertorio sinfonico. Nel 2001 è stato invitato come membro della giuria al 47 ° Concorso internazionale per giovani conduttori a Besançon.

Dal 2001 al 2013 Markus Popp è direttore di coro e direttore d’orchestra stabile presso il Teatro di Würzburg , dove viene insignito dalla Fondazione con un’onorificenza nel 2002 per il suo costante e professionale impegno. Nel 2003 viene premiato con una borsa di studio da parte dell’ Associazione “Richard Wagner”. Nel gennaio 2015, il Theater Nordhausen / Loh-Orchester Sondershausen lo ha nominato maestro di cappella. Nel 2009 e nel 2012, ha effettuato una tournèe con il Coro della Radio eseguendo opere di Reger. Sempre nello stesso anno registra per il WDR a Colonia.

Dal 2006 è direttore stabile dell’Akademisches Orchester dell’Università di Würzburg, dimostrando di possedere un particolare talento che sprigiona la sua capacità di creare un originale e incredibile profilo artistico di insieme con la suddetta orchestra. Nel 2014, il Klangkörper e Markus Popp hanno ricevuto il premio musicale della “Keck Köppe Foundation”. La sensibile compattezza dell’ Akademisches Orchester di Wurzburg riceve un premio anche dalla università stessa; Markus Popp mette a fuoco lo spirito drammatico della musica sinfonica russa riuscendo a stabilire un’ ottima qualità attraverso il lavoro stimolante e lo straordinario impegno degli studenti.

Dirige regolarmente l’ AKA di Wurzburg in varie tournée all’estero, toccando tappe in città come  Friburgo im Breisgau, Digione e Parigi, in differenti città nel nord Italia, a Strasburgo, Besançon e Tortona. Dal 2015 al 2017 Markus Popp è stato Kapellmeister e direttore del coro al Theater Nordhausen / Loh-Orchester Sondershausen GmbH.  Impegnato nella direzione di concerti di differente tipologia come concerti per bambini e cerimonie speciali. Nel corso di questo biennio dirige opere di Shostakovich, Henryk Górecki e Dmitri Yanov-Yanovsky.

Per la stagione 2018/19 è Direttore principale al Staatstheater di Oldenburgisches. Particolarmente degni di nota sono la serie di concerti di Prokoffief e la fiaba musicale “Pierino e il lupo” con l’Orchestra di Stato Oldenburg.

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