Mostra Peratici-Cribellari

Gaetano Peratici “Forse un sogno” – Elena Cribellati “Terrecotte”

29/03 » 17/04/24

: Spazio Rosso Tiziano - Spazio Rosso Tiziano, Via Taverna Giuseppe, Piacenza, PC, Italia

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GAETANO PERATICI –  FORSE UN SOGNO

Spazio Rosso Tiziano dal 29 marzo al 17 aprile 2024

Inaugurazione 29 marzo, ore 17 30

Esattamente nel 1983 Gaetano Peratici dipinse un quadro che intitolò “Paesaggio turco”. In esso raffigurò ciò che la sua fervida fantasia gli suggerì in quel momento. Niente di predefinito né di costruito a tavolino ma, come sempre, un lavoro nato di getto direttamente di fronte ad una tavola allora trattata con catrame e tempere. Una raffigurazione pittorica in cui si coglieva il desiderio di guardarsi dentro piuttosto che quello di materializzare un luogo reale collocato in una ben definita parte del globo terrestre. Da allora di esperienze artistiche ne ha vissute il Nostro, passando attraverso una sorta di neodadaismo alla Enrico Baj per poi farsi ammaliare dal fascino di quel vento del fantastico che soffiava dalle parti di un sottotetto di via Campagna. Ma sia in un caso che nell’altro mantenendo sempre integra ed autonoma la sua scelta estetica. Da quell’improbabile paesaggio turco ai paesaggi minimalisti di oggi sta una lunga serie di opere in cui Peratici ha sempre mantenuto un coerente processo evolutivo che lo ha portato a cimentarsi con tematiche in certi casi all’apparenza ludiche, ma sempre caratterizzate da una sottile ed ironica voglia di scavare più in profondità per raccontare e per raccontarsi. Le premesse dell’attuale fase espressiva – nella quale sembra di cogliere un desiderio di astrazione che è la logica conseguenza di quella voglia di libertà espressiva che da sempre connota il lavoro di Peratici – trovavano già significativi accenni nelle due precedenti personali ospitate agli Amici dell’Arte: quella del 1999 sul tema del Circo e, soprattutto, la più recente rassegna dedicata alla città di Praga ed ai suoi miti. Già in quell’occasione si materializzarono alcuni “Fantasmi” dai contorni appena accennati che ritroviamo oggi tra Miraggi e Deserti.  Una tematica che ben si addice all’artista piacentino perché sia i miraggi che i deserti rimandano ad ampi spazi nei quali sembra di perdersi ma dove, invece, l’uomo in più occasioni è tornato per riscoprire il proprio io più profondo

Carlo Francou

I tempi di presenza attiva di Gaetano Peratici sul proscenio delle arti visive locali non sono riducibili ad un ordine cronologico convenzionale, anche se (si sa benissimo) il tempo di gestazione creativa ha diversa misura e cadenza operativa nella peculiare dimensione di ciascuna personalità artistica. E non solo pittorica. Tuttavia, tali tempi empirici si possono stabilire in un arco che intercorre tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70. Fu nel 1977 che il critico d’arte Gaetano Pantaleoni identificò nell’opera di Peratici chiari contrassegni di un’autentica vocazione pittorica, riscontrabili nel ciclo tematico delle “Maschere Sociali”, genere d’indole espressionistica rintracciabile sul fiore storico che parte dai celebri “Capricci” di Goya, passa attraverso il “caricaturalismo” sociale di Daumier, pervenendo alle beffarde, sghignazzanti parodie allegoriche di Ensor, alle soglie del ‘900. E’ dunque da una innata pulsione trasfiguratrice della realtà della “norma”psicologica che il gusto di Peratici scaturì agli inizi della sua attività, caratterizzandosi poi in un laborioso processo di ricerca, fecondo di immaginose metafore di cifra visionaria quali vediamo realizzate nella produzione dei primi anni ’80. Fu ancora Pantaleoni ad annotare tra l’altro che nell’opera di Peratici “L’ordine, la logica formale della figurazione si scompongono e trasfigurano nella dialettica del grottesco, dell’eccentrico, dell’irreale: la fantasia del sogno trova gli strumenti immaginativi – accanto alla libertà illimite – un proprio arbitrio poetico altrettanto sconfinato”. Il contesto più vasto ed incondizionato di quello in cui si trova abitualmente ad operare.

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ELENA CRIBELLATI  –  TERRECOTTE

Spazio Rosso Tiziano dal 30 marzo al 17 aprile 2024

Inaugurazione 30 marzo, ore 17 30

Si può resistere al richiamo della creatività, dell’artista che è in noi? Possiamo sfuggire al desiderio di rappresentare la bellezza secondo i nostri ideali, e restare perennemente nel solco sicuro del lavoro, della vita quotidiana e dei suoi mille impegni? Sembra di no. Quando si coltiva dentro di sé una grande voglia di esprimere la propria vena artistica, prima o poi l’occasione spunta e deve essere colta subito, anche se, dal punto di vista tecnico e “formativo”, si parte da zero e la strada da fare sembra tutta in salita. Lo dimostra con successo la scultrice Elena Cribellati, che riesce a dedicarsi agli studi artistici solo in età adulta, ispirata a compiere una svolta dopo aver visitato un’esposizione di fine anno degli allievi dell’Istituto d’Arte della sua città, e a recuperare il tempo perduto. La collezione di “Terrecotte” è l’esito di anni di studio e dedizione, sacrifici e contrasti, ma anche di soddisfazione e auto-realizzazione; una serie di “ritratti” in creta colorata nelle tinte calde della terracotta, ma dallo sguardo distaccato ed enigmatico, al di fuori del tempo e della contingenza, come è tipico dell’Arte classica. L’armonia e la proporzione dei volti, che ritraggono emozioni e stati d’animo anziché personaggi della realtà, contrastano vivacemente con le tormentate ed elaboratissime capigliature, come se il groviglio inestricabile dei pensieri fosse fuoriuscito a dispetto dell’immobile austerità degli sguardi; ed ecco che le sculture rievocano immediatamente la forzata pacatezza della vita quotidiana dietro alla quale si cela una tempesta di desideri, sensazioni, intenzioni e ripensamenti, appena tenuti in ordine da qualche nastro o fermaglio, contrastanti dettagli in metallo. Le sue opere, modellate nell’intimità di un piccolo atelier della sua Piacenza, sono state esposte al pubblico per la prima volta in una mostra collettiva “Arte in Comune”, organizzata nel 2014 presso il Castello di Agazzano con altri allievi dell’Istituto d’Arte; a due anni di distanza e di maturazione delle proprie capacità espressive, Elena Cribellati viene invitata ad esibire i propri amati personaggi di creta nella mostra personale “Terrecotte” presso lo “Spazio Rosso Tiziano” di Piacenza, dove le sculture hanno finalmente pieno risalto.

Orari: da lunedì a sabato dalle 15:30 alle 19. Info: 0523 349652 – www.rossotiziano.com

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