Goffredo Buccini

Incontro con Goffredo Buccini – Presentazione “Ghetti”

26/03/19

: Biffi Arte - Biffi Arte, Via Chiapponi, Piacenza, PC, Italia - Inizio ore 18

Attenzione l'evento è già trascorso

“Ghetti” (Solferino) è l’ultimo libro di Goffredo Buccini, inviato speciale e opinionista del Corriere della sera, che martedì 26 marzo alle 18 presenterà alla Galleria Biffi Arte, in via Chiapponi 39.

Un libro molto ben scritto che è un racconto di cose e personaggi veri. La prima è Pamela, “la ragazza col trolley”, vittima di spacciatori immigrati a Macerata. Il viaggio prosegue a Tor Sapienza, borgata romana dove – come scrive Aldo Cazzullo nella bella recensione sulle colonne del “Corriere” “si mena e basta” – nel campo rom sulla Prenestina. Nel racket delle case occupate.

Ci sono poi l’ultima prostituta italiana di Via Pré, nel centro di Genova ormai in mano agli sfruttatori africani. I ragazzi delle bande di Scampia. I braccianti neri nella terra che fu di Giuseppe Di Vittorio, primo segretario della Cgil del Dopoguerra. Yasmina che da Dacca, dove la famiglia l’ha riportata, scrive alla maestra per chiederle aiuto: vorrebbe tornare in Italia per riprendere a studiare con lei.

C’è un capitolo ambientato in uno dei luoghi più famosi e nello stesso tempo meno conosciuti d’Italia, lo Zen di Palermo, quartiere di Totò Schillaci, divenuto oggi incubo quotidiano. Ci sono poi Scampia, il Corviale, dov’è ambientato un altro brano del libro, la Zona Espansione Nord di Palermo.

“Un mondo a parte — scrive Buccini —, un “ricettacolo” urbano devoluto all’abusivismo sin dalla nascita, mal pensato e peggio costruito, dove Cosa Nostra o chi la sostituisce in loco fa da Istituto parallelo delle case popolari, assegnando alloggi e riscuotendo bollette di luce e gas consumati con allacci ovviamente abusivi”.

Buccini non concede nulla al vento che tira in questi mesi sull’Italia. Il populismo non è certo la terapia; ma non va esorcizzato. Bisogna capirne le cause e se possibile rimuoverle. “La paura – commenta Cazzullo – non è il più nobile dei sentimenti; ma negarla o demonizzarla non serve a nulla. L’impoverimento e la distruzione del lavoro fanno il resto”.

Il riscatto dell’Italia – ci dice il libro di Buccini – non può che partire da queste periferie. Ricostruire case, servizi, spirito di comunità, possibilità di convivenza pacifica.

Goffredo Buccini è nato a Roma nel 1961. Con scoop e interviste ha raccontato a Milano l’inchiesta Mani pulite. Da vent’anni è inviato speciale del “Corriere della Sera”, di cui è stato corrispondente dagli Stati Uniti e ha diretto l’edizione romana dal 2004 al 2009. Ha scritto due saggi: “O mia bedda madonnina” (Rizzoli 1993, con Peter Gomez) e “L’Italia quaggiù” (Laterza 2013). E tre romanzi: “Canone a tre voci” (Frassinelli 2000), “Orapronò” (Sperling & Kupfer 2002) e “La fabbrica delle donne” (Mondadori 2008, premio Biella 2009).

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