Attenzione l'evento è già trascorso
L’epopea della Guerra Bianca ad alta quota, fra i ghiacci e le rocce dell’Adamello, è il tema dell’incontro che avrà luogo mercoledì 5 dicembre, ore 17,30, alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, nel salone d’onore di Palazzo Rota Pisaroni in via Sant’Eufemia.
Stefano Pareti introdurrà il tema e presenterà i relatori, entrambi della Società Alpinisti Tridentini Carè Alto: Marco Gramola del comitato storico della Sat e Piergiorgio Motter editore e già presidente della Società.
Scendono dalla Valrendena, da luoghi – Tione, Vigo, Spiazzo, Pinzolo – dove un secolo fa la guerra è passata sulle porte di casa e dove nel vicino gruppo dell’Adamello, fra le cime del Carè Alto, del Folletto e del Cavento, s’è combattuta la Guerra Bianca ad alta quota oltre i 3 mila metri.
Da quei luoghi e da quei giorni della Grande Guerra esce la storia emblematica del tenente viennese Felix Hecht e del suo diario, che qui a Piacenza non sono del tutto sconosciuti, avendone scritto già anni fa Umberto Fava.
Il diario è stato pubblicato dall’Editrice Rendena di Pierluigi Motter di Tione, che ha in catalogo altre interessanti opere storiografiche sull’epopea italo-austriaca ‘15-’18 lungo il fronte Adamello-Carè Alto, opere che nell’occasione si potranno acquistare.
Al termine della conversazione a due Motter-Gramola, proiezione del film di Giorgio Salomon “Carè Alto-Cavento ‘15-’18”, all’insegna dell’invito “Per non dimenticare”. L’argomento della conversazione è la guerra (la Grande Guerra), ma come scopo la pace (il suo grande contrario).
L’incontro si presenta infatti non come una commemorazione, né come celebrazione di eroismi. Piuttosto – ed è la sua originalità e la sua forza – come una riflessione anche sofferta su che tragedia e sangue è stata quella guerra.
Si parlerà di guerra e di morti, ma sarà un atto di pace. E ogni atto di pace è sempre un dispetto alla guerra.