Marginare il vento

“Marginare il vento” – Mostra personale di Franco Corradini

15/02 » 17/03/19

: Biffi Arte - Biffi Arte, Via Chiapponi, Piacenza, PC, Italia

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FRANCO CORRADINI – Marginare il vento

A cura di Chiara Gatti

 

Galleria Biffi Arte | Piacenza

Antico Nevaio

Dal 15 Febbraio al 17 Marzo 2019

Inaugurazione | Venerdì 15 Febbraio ore 18

La mostra personale di Franco Corradini presenta, a cura di Chiara Gatti, un ciclo recente di opere su tela e su tavola legate ad alcune serie di dipinti, fra cui “Marginare il vento”, “e da l’estiva arsura”, “Verso Santiago” e “Winterreise”.

Impegnato da anni in una lunga e articolata ricerca sul linguaggio stesso della pittura, in bilico fra figurazione esistenziale ed astrazione lirica, Corradini indaga ora una nuova dimensione del gesto e del colore che mescola citazioni dell’espressionismo astratto di scuola americana, con i modi più vibranti, sensibili (persino romantici) dell’ultimo naturalismo italiano.

Reduce da importanti commissioni d’arte sacra – fra cui le storie di San Giovanni in cinque tele monumentali (alte 2 metri e larghe 190 cm) concepite per la chiesa di San Giovanni in Canale a Piacenza – l’artista si concentra oggi su una riflessione formale, molto diversa dal carattere liturgico della sua produzione più nota al pubblico.

Si scopre infatti l’intima vocazione per la traccia e per la materia, i due elementi principali di un lessico fatto di superfici sovrapposte, stratificazioni ed erosioni, applicazioni e scavi, accumuli e graffi.

Mettere e togliere inseguendo il ritmo, l’equilibrio degli elementi, è la priorità di una investigazione condotta sulle possibilità spaziali dell’immagine, intesa come territorio solcato da linee che disegnano una conformazione orografica di luoghi mentali; luci e ombre dell’inconscio sono proiettate sulla superficie da sferzate di colore acuto e luminoso, gialli elettrici, azzurri opalini, verdi sonori.

Nella sua celebre sperimentazione tecnica, che arriva a sposare la pittura con innesti di tavole xilografiche o applicazioni di piccole vetrate piombate, l’artista piacentino sintetizza in composizioni polimateriche il suo racconto astratto, evocazione di episodi climatici, sentimento di un paesaggio assoluto e delle sue mutazioni atmosferiche segnate dall’incedere battente dei venti, dalla siccità di deserti ambrati, dalla fertilità di boschi umidi.

Ma la natura, per Corradini, resta uno stato mentale, la proiezione di moti del cuore affidati all’istinto delle mani che traducono, in gesti rapidi, campi di colore e affondi incisi col disegno aguzzo sul legno.

Nota biografica – Pittore e incisore, è nato nel 1945 a Borgonovo Val Tidone (Piacenza), precisamente l’otto maggio, giorno in cui terminò la seconda guerra mondiale. L’artista vive nel paese natale, dove ha lo studio nella ex Chiesa e sacrestia di San Pietro Apostolo.

I primi suoi dipinti sono del 1959. Dopo aver frequentato scuole d’arte a Basilea e Venezia, Corradini ha insegnato xilografia e incisione al Liceo Artistico Sperimentale di Piacenza, comunicando ai giovani la sua passione ed esperienza nelle tecniche della grafica d’arte: ha all’attivo infatti trecento incisioni e altrettante xilografie.

Dal 1988 l’artista entra a far parte della Galleria Carzaniga & Ueker di Basilea (dal 2004 Galerie Carzaniga). Basilea è l’inizio di un percorso nuovo, che nasce dal confronto con la vita culturale della città e dalla frequentazione degli artisti basilesi e tedeschi. La Galleria, seconda della Svizzera per importanza, valorizza il ciclo pittorico di “Et in Arcadia ego”, che si protrae fino al 1994, e i successivi periodi.

Intenso l’impegno di Corradini nel campo dell’arte sacra: l’artista ha realizzato cicli di dipinti e di vetrate nelle Diocesi di Piacenza –Bobbio, Modena, Milano, Perugia, Rieti, Bologna, Padova, Parma, Berkeley (California). Sono ormai un centinaio le vetrate presenti nelle chiese.

Tra i cicli più impegnativi quello di San Benedetto abate, a Modena. A Piacenza, la cupola della chiesa di San Giuseppe Operaio e l’Auditorium dell’Università Cattolica. Nella Diocesi di Perugia ha realizzato le tavole della Via Crucis per la chiesa di Scopoli.

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