Il violino con il filo spinato

Mostra “Dis-chiusure. Il violino con il filo spinato di Jannis Kounellis”

22/03 » 09/05/19

EVENTO A PAGAMENTO
: Galleria Alberoni - Galleria Alberoni, Via Emilia Parmense, Piacenza, PC, Italia

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Una mostra evento inaugurerà alla Galleria Alberoni venerdì 22 marzo alle ore 18, per accompagnare la vita culturale della città di Piacenza fino al giorno 9 maggio, con un ricco programma di incontri con importanti testimoni del nostro tempo, concerti, convegni, conversazioni.

Si tratta della mostra “Dis-chiusure. Il violino con il filo spinato di Jannis Kounellis. Un capolavoro dell’arte contemporanea alla Galleria Alberoni“. Come rivela il titolo l’evento mette al centro l’esposizione del violino con filo spinato, capolavoro del grande artista di origine greca Jannis Kounellis, massimo esponente e padre della corrente dell’Arte Povera.

IL PIEGHEVOLE CON TUTTI GLI EVENTI

L’artista, scomparso nel febbraio 2017, in questa sua ultima opera, abbina il filo spinato a uno strumento musicale, rappresentando così potentemente la condizione della persona detenuta e tutta la possibilità e l’impossibilità dell’uomo. Se nell’intreccio solido e teso di corde spinate percepiamo infatti la più drastica chiusura, la cassa armonica, il grembo del violino, testimonia la possibilità di un nuovo inizio, una rigenerazione al cui cominciamento sta sempre un suono, come il primo vagito di un bimbo che nasce.

Realizzato a partire da un violino costruito nel laboratorio di liuteria della cooperativa Casa dello Spirito e delle Arti, nel carcere di Opera (cooperativa nata su progetto della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, fondata da Arnoldo Mosca Mondadori), il capolavoro di Jannis Kounellis si fa espressione della possibilità insita nella diade aperto-chiuso, con la quale si confronta ogni uomo e che costituirà il filo conduttore dell’itinerario di mostra e dei numerosissimi incontri ed eventi che, dell’esposizione, costituiranno una vera e propria sezione speciale.

L’opera è stata donata dallo stesso artista alla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Arnoldo Mosca Mondadori, scrittore e poeta il cui impegno e la cui passione hanno generato importanti iniziative culturali e sociali in Italia, nella città di Milano e anche nella città di Piacenza: ricordiamo l’avvento della Croce di Lampedusa alla Galleria Alberoni, nell’inverno 2017, del cui viaggio Mondadori fu l’ideatore.

L’eccezionale possibilità di ospitare alla Galleria Alberoni un’opera così potente di Jannis Kounellis ha ispirato e generato un articolato progetto di mostra, costituito da quattro sezioni e numerosi incontri con testimoni, concerti e convegni: un vero e proprio viaggio nel passato, nel presente e nella coscienza dell’uomo.

LE SEZIONI – Al violino con il filo spinato sono affiancate due ulteriori sezioni di mostra che permetteranno di entrare nella cifra espressiva del grande artista e nella forza simbolica dell’opera esposta. La Sala Mazzolini è dedicata alla proiezione del documentario, realizzato da Ermanno Olmi, intitolato Atto unico (Courtesy Fondazione Arnaldo Pomodoro. Tutti i diritti riservati), nel quale l’occhio poetico del regista svela il concepimento e il prendere forma della poesia espressiva di Jannis Kounellis.

La sezione è completata dall’esposizione di dieci suggestivi scatti originali del fotografo Carlo Orsi che ha documentato il farsi di “quel grande organismo plastico” che è stata l’installazione Atto unico realizzata da Jannis Kounellis, nel 2006, alla Fondazione Pomodoro. Le fotografie esposte in mostra costituiscono il contenuto di un prezioso cofanetto, realizzato dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro in soli 30 esemplari numerati e firmati.

I due racconti video e la selezione di fotografie permetteranno al pubblico, dopo la visione del violino, di attraversare per immagini, la vitale apertura della creazione artistica e la drastica chiusura della vita oppressa, le due dimensioni che il capolavoro di Kounellis evoca e unisce insieme.

La quarta sezione di mostra è costituita da una straordinaria testimonianza storica che dialogherà a distanza con il violino con il filo spinato di Jannis Kounellis. Una grande vetrina espone sei strumenti musicali. Si tratta di tre violini, un mandolino, una tambura bulgara, una chitarrina, tutti costruiti a Terezín dalla famiglia Žalud.

INCONTRI E CONVEGNI – L’esposizione dell’ultima opera di Kounellis alla Galleria Alberoni diventa occasione preziosa per incontri con importanti testimoni del nostro tempo, concerti, convegni, dibattiti, in un dialogo tra passato e presente che possa generare prospettive e traiettorie per il futuro.

Ogni testimone racconterà una storia, porterà al pubblico il suo violino con filo spinato, la chiusura all’umano conosciuta, vissuta o la possibilità di una nuova apertura.

Saranno presenti, tra gli altri:
 Fabrizio Gatti (scrittore e giornalista de L’Espresso, esperto conoscitore del fenomeno delle migrazioni), 
Giangiacomo Schiavi (editorialista del Corriere della Sera), 
Francesco Lotoro (pianista e fondatore dell’Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria), Alessandra Papa (filosofa ed esperta del pensiero di Annah Arendt), mentre il violinista Alessio Bidoli si esibirà al cospetto del violino con il filo spinato, portando insieme alla musica anche la sua testimonianza personale che ben rappresenta il tema della dischiusura: colpito da tetraplegia, rara malattia neurologica dagli esiti ancora più atroci se a contrarla è un musicista, con la cura e la volontà è riuscito a tornare a suonare sul palcoscenico.

Nel segno della dis-chiusura anche i convegni organizzati dall’Associazione La Ricerca, sul tema della salute mentale, e quello dell’Associazione “Oltre l’Autismo” che metterà a fuoco il linguaggio e la comunicazione per minori e adulti autistici.

Di grande attualità il convegno a cura della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sull’esperienza migratoria dei minori stranieri, che prevede anche la proiezione del film May name is Adil alla presenza del regista. E’ in via di definizione la partecipazione della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz.

Non mancherà la grande musica come esperienza di dis-chiusura della vita. 
Al cospetto del violino, nella grande Sala degli Arazzi, si terranno infatti due tra i più importanti concerti del Piacenza Jazz Fest 2019.

Due biciclettate, in coerenza con lo stile della proposta culturale della Galleria Alberoni, completano il programma. La prima porterà alla scoperta della musica e degli strumenti musicali raffigurati nei capolavori artistici della città di Piacenza; la seconda, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, propone un itinerario attraverso la storia del libro e della parola stampata, dall’incunabolo fino alla stampa tipografica, dal rapporto tra libro antico e censura fino alla storia della stampa del giornale

COME E QUANDO VISITARE LA MOSTRA – In occasione della mostra l’Opera Pia Alberoni ha programmato una nuova apertura straordinaria della Galleria e del Collegio Alberoni che saranno pertanto visitabili dal 24 marzo al 9 maggio 2019 il venerdì, il sabato e la domenica pomeriggio. Sabato 23 marzo la Galleria sarà invece chiusa per permettere la preparazione del concerto serale.

La sola mostra Dis-chiusure sarà liberamente visitabile venerdì, sabato e domenica dalle ore 15.00 alle ore 19. Il Collegio Alberoni (Appartamento del Cardinale, Biblioteca Monumentale) sarà visitabile solo con percorso accompagnato o visita guidata.

VENERDI’ E SABATO – PERCORSI ACCOMPAGNATI alla mostra e al Collegio (Appartamento del Cardinale, Biblioteca Monumentale)
. Partenza ore 16.00 e ore 17.30

DOMENICA – 
Visita guidata alla mostra, alla Galleria e al Collegio (Appartamento del Cardinale, Biblioteca Monumentale)
Partenza ore 16

Biglietti
 – Visita libera alla mostra € 3,50. 
Percorsi accompagnati e visite guidate € 6,00. 
I gruppi di visitatori di almeno 15 persone possono prenotare visite guidate alla mostra, al Collegio e alla Galleria in qualsiasi giorno della settimana –
Ingresso ridotto € 4,50 + € 50 per la guida

Istituti Scolastici – Le classi degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado possono prenotare visite guidate alla mostra in qualsiasi giorno della settimana. Costo classe € 50,00

Chiusure – 
La mostra non sarà visitabile sabato pomeriggio 23 marzo (in vista del concerto serale inserito nel Jazz Fest) e sabato 13 aprile. In occasione degli eventi speciali previsti in mostra le visite potrebbero subire variazioni di programma e durata.

UN BIGLIETTO/ ABBONAMENTO – Poiché la struttura e la fisionomia dell’itinerario di mostra potrebbe invogliare il pubblico a una visione ripetuta o suddivisa in più visite, il biglietto della mostra Dis- chiusure, se conservato e ripresentato in biglietteria, permetterà ulteriori ingressi e visite alla mostra, senza alcun costo aggiuntivo.

L’evento Dis-chiusure vede come principali promotori Opera Pia Alberoni e Collegio Alberoni, Svep e Associazione La Ricerca, Enti già protagonisti di iniziative e programmazioni culturali comuni. La Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, fondata da Arnoldo Mosca Mondadori, e proprietaria del violino di Jannis Kounellis, è anch’essa promotore e il principale interlocutore e partner del progetto.

L’evento ha ottenuto: il Patrocinio della Diocesi di Piacenza-Bobbio, Comune di Piacenza, Provincia di
Piacenza e Regione Emilia-Romagna.  Collaborano inoltre al progetto: Fondazione di Piacenza e Vigevano, Piacenza Jazz Club, Conservatorio Giuseppe Nicolini, Biblioteca Comunale Passerini Landi, Caritas Diocesana di Piacenza, Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Associazione Velòlento, Tep Arti Grafiche, Associazione Oltre l’Autismo.

L’evento è reso possibile dal sostegno finanziario di: Fondazione di Piacenza e Vigevano Sintic Informatica e Internet La mostra evento beneficia anche della preziosa collaborazione di Fondazione Arnaldo Pomodoro, Corriere della Sera e Corrieretv. Media partner dell’evento è il quotidiano Libertà

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