Sabato 11 maggio, dalle ore 11 alle 12,30, nel cortile della Libreria Fahrenheit 451, presentazione del libro e gioco “La scienza? Un gioco da ragazze!” con le autrici Ilaria Canobbio e Cecilia Osera.

Scienza? Un gioco da ragazze!” è un libro, ma è anche un gioco, che racconta la biografia di 27 scienziate le cui scoperte hanno avuto un importante impatto sul progresso della scienza. Il libro, scritto da ricercatrici dell’Università di Pavia, è illustrato da Paolo Francescutto, e le biografie sono completate da glossari e approfondimenti. Il libro è associato ad un memory game, le cui carte da gioco sono dedicate alle ricercatrici e ai loro ambiti di ricerca. La presentazione del libro verrà fatta…giocando! Verrà utilizzato il memory game a grandezza naturale e ogni volta che verrà accoppiata una ricercatrice, ne verrà raccontata la storia.

Questo libro nasce per gioco, anzi per un gioco. Un paio di anni fa abbiamo pensato di giocare con le bambine e i bambini durante la Notte Europea dei Ricercatori a Pavia, allestendo un memory game dedicato alle donne scienziate. Il nostro intento era quello di proporre alle bambine e ai bambini i volti di scienziate famose e contestualmente raccontarne la biografia e le scoperte. L’obiettivo era quello di scardinare alcuni preconcetti ancora presenti nella nostra società per cui alle bambine sono preclusi o sconsigliati alcuni percorsi di studio nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics). Di fatto è pur vero ancora oggi che le differenze di genere nelle materie STEM (r)esistono e sono legate a pregiudizi culturali e sociali: la presenza delle donne nelle STEM è inferiore a quella dei colleghi maschi a tutti i livelli e più evidente con l’avanzare della carriera. Basti pensare che solo 24 donne hanno ricevuto il Premio Nobel per la Scienza sui 340 assegnati nelle categorie fisica, chimica e medicina (dal 1901 al 2022, fonte nobelprize.org).

Abbiamo quindi scelto 27 scienziate nel tempo e nello spazio che rappresentassero tutte le donne che hanno contribuito al progresso nella scienza, molte delle quali si è purtroppo persa traccia. Abbiamo affidato il compito di rendere il loro volto e le loro scoperte famigliari e comprensibili ai bellissimi disegni di un illustratore e, pazientemente, abbiamo ricostruito le loro vicende. Il gioco si è presto trasformato in ricerca e approfondimento, ed è cresciuto tutte le volte che lo abbiamo portato nelle scuole della nostra città: le bambine e i bambini con la loro curiosità e con le loro domande lo hanno arricchito e reso vivo. Fino a che i volti sono diventati storie di bambine e delle loro aspirazioni: storie difficili, di emancipazione e di coraggio. Storie di grandi intuizioni, di sconfitte e di rinunce, ma anche di passioni e di vittorie. Come spesso succede nella vita. Ci auguriamo che questo libro e questo gioco possano accompagnare le bambine e i bambini tutti giorni, cullarli nei sogni e ispirarli nelle scelte della vita, perché tutto è possibile, basta solo crederci fino in fondo. E speriamo che presto, in tutto il mondo, tutte le donne siano libere di poter studiare e realizzare pienamente i propri talenti.