A onor del vero

Incontro con Francesco Forte – Presentazione volume “A onor del vero”

26/01/18

: PalaBanca Eventi (ex Palazzo Galli) - PalaBanca Eventi (ex Palazzo Galli), Via Giuseppe Mazzini, Piacenza, PC, Italia - Inizio ore 18
  • relaz.esterne@bancadipiacenza.it
  • Tel. 0523/542357

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Francesco Forte, economista e successore a Torino sulla cattedra di Einaudi, oggi uno dei maggiori saggisti italiani, presenterà personalmente venerdì 26 gennaio alle ore 18, nella Sala Panini di Palazzo Galli della Banca di Piacenza, il suo nuovo libro “A ONOR DEL VERO” (ed. Rubbettino), pieno di notizie finora inedite scritte da un uomo tra i più informati d’Italia, molti anche i riferimenti piacentini.

Ingresso libero con precedenza per i prenotati (tel. 0523.542357 – relaz.esterne@bancadipiacenza.it).

Ai primi prenotati sarà fatta consegna di copia della pubblicazione.

IL LIBROCome un gabbiano in volo, tema di un sogno che lo ha accompagnato sin dalla giovinezza, Francesco Forte guarda «da un punto mobile, un po’ lontano», i suoi trascorsi e quelli della nazione, dal fascismo ad oggi.

Intellettuale libero e irregolare, più volte ministro e sottosegretario, sempre al vertice di posti chiave, giornalista, accademico, economista appassionato, il racconto della sua vita è un’istantanea fedele dell’Italia intera. L’autore racconta la sua verità: senza compromessi.

Dall’infanzia – quando con il fratello faceva da scudo umano durante i bombardamenti angloamericani e l’Italia era divisa in opposte fazioni – sino alle vicende più intricate della nostra democrazia.

Un’autobiografia vigorosa e ricca, la cui forza maggiore è nella qualità delle informazioni di prima mano raccontate con pathos e affilata ironia. Vicende e uomini che hanno segnato in maniera indelebile la storia degli ultimi decenni: Enrico Mattei e l’ENI, Pier Paolo Pasolini e Petrolio, Roberto Calvi, il caso Moro, Bettino Craxi, Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano.

L’Italia di oggi come prodotto delle sue tante contraddizioni, vagliate con la capacità di analisi del grande economista o sviscerate con un’emotività che non conosce filtri. Un racconto genuino che non disdegna di assumere, talvolta, i toni del risentimento e della critica feroce verso sfere di potere e uomini di eterogenea appartenenza, il cui peso specifico si è spesso rivelato decisivo per le sorti del nostro Paese.

Sempre chiamato a dare conto di azioni e decisioni, l’autore si sente finalmente «libero e felice», come il gabbiano del sogno, di raccontare il suo vissuto senza reticenze. Anche se avverte «solo alcune cose ed alcuni fatti si vedono in modo nitido, altri sono sfocati, o ci sono solo alcuni dettagli. Del resto questo libro è stato scritto in gran parte a sprazzi, quando mi è accaduto di dover ricordare».

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