Pubblichiamo il comunicato di Sandro Chiaravalloti sul tema della scuola di polizia di Piacenza.
Gli allievi agenti non hanno ancora la divisa e con i propri soldi per una questione di responsabilità si comperano una tuta per poter essere uniformi durante il corso che svolgono alla scuola di Brescia mentre la scuola Polizia di Piacenza è vuota.
E sino a qua il problema potrebbe sembrare uno dei tanti (comunque scandaloso). Il ministero degli interni ha inviato il corso di allievi agenti a Brescia che non è in grado di gestirlo in quanto si è costretti ad usare il poligono di tiro di Piacenza e di Peschiera. Ma non è finita: causa carenza istruttori a Brescia, quelli di Piacenza devono recarsi nella Scuola Allievi Lombarda per effettuare le previste esercitazioni con costi esorbitanti.
Inviare semplicemente il corso a Piacenza e risparmiare denaro pubblico mentre i lavoratori Italiani sono nelle Piazze disperati, non si può? Si chiede sacrificio ai poliziotti in quanto non ci sono soldi e poi si sprecano in un modo che se dovesse succedere in una azienda privata i responsabili, che in questo caso non si troveranno mai, sarebbero licenziati.
Beh, su una cosa penso siamo tutti d’accordo ora: si provasse a chiudere la scuola di Piacenza e non quella di Brescia incapace ad effettuare un corso e spero che succeda il putiferio! Ed ecco come ho sempre sostenuto, anche di recente con la chiusura del posto di polizia all’ospedale, vero è che ci sono problemi di carattere politico dovuti alla crisi, ma è anche vero che a volte i problemi sono gestionali e dettati da non quali strategie fallimentari. Forse la scuola di Brescia per questioni politiche deve rimanere aperta a tutti i costi?
Lo vedremo, ma noi del Siap diremo come sempre la nostra per difendere una scuola di polizia come quella di Piacenza che è in grado autonomamente di gestire un corso allievi fornendo un ottimo prodotto!
Sandro Chiaravalloti Siap Piacenza