Denunciato perché uccise la cagnolina a calci la scorsa primavera, adotta un altro cane.
Scatta l’allarme delle associazioni animaliste di Piacenza, che interpellano il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri e l’assessore alla tutela degli animali Elena Baio.
I fatti risalgono al maggio scorso, quando fu presentata da un testimone la denuncia della violenza commessa nei confronti di una cagnolina di soli 6 mesi. L’uomo fornì invece una versione diversa, e disse che la morte della cagnolina sarebbe stata causata da un boccone avvelenato.
Le indagini eseguite dai carabinieri, supportate da esami disposti dall’autorità giudiziaria presso l’istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna a Gariga di Podenzano, hanno però escluso questa versione.
L’uomo è stato pertanto denunciato per violazione dell’articolo 544 bis del codice penale, “uccisione di animali”, secondo cui è previsto che chiunque con crudeltà o senza necessità cagioni la morte di un animale possa essere punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.
Le associazioni animaliste Arca di Noè, Enpa Piacenza, Senza Catene, Vivere Insieme, Pelosi Coraggiosi e Pandora, riferiscono che l’uomo ha adottato un altro cane (già iscritto all’anagrafe canina) e sollecitano un intervento dell’amministrazione affinché venga adottato “ogni più opportuno provvedimento diretto a prevenire episodi di maltrattamento e/o altre condotte illecite” nei confronti dell’animale.
Chiedono inoltre che venga emessa una diffida dal detenere qualsiasi animale d’affezione, oltre a predisporre controlli periodici su animali già di proprietà.
Il vicesindaco Baio “Nessuna lettera ricevuta, pronti a verificare la situazione” – Alle associazioni animaliste replica il vicesindaco di Piacenza Elena Baio, precisando che “sia il sindaco che la sottoscritta non abbiamo ricevuto alcuna lettera da parte delle associazioni aninaliste, relativamente a questa vicenda che ho appreso nel pomeriggio attraverso i quotidiani online”.
“Sarà comunque mia premura, quando perverrà la nota da parte delle associzioni, verificare la situazione per tutelare e prevenire eventuali maltrattamenti nei confronti dell’animale”.
“Sarebbe bene comunque – conclude – che le richieste di intervento venissero inviate prima all’Amministrazione Comunale che agli organi di stampa”.