Il ritorno alla luce del Pordenone, premio al Comune e al restauratore Bruno Zanardi foto

Il ritorno alla luce degli affreschi del Pordenone, consegnato il premio Gazzola al Comune di Piacenza e a Bruno Zanardi, restauratore parmigiano di fama europea.

Un riconoscimento che arriva a distanza di 34 anni dai lavori eseguiti nella basilica di Santa Maria di Campagna, ma “risvegliato” dalla Salita al Pordenone promossa dalla Banca di Piacenza, che ha consentito a migliaia di cittadini e turisti di ammirare da vicino lo splendore della cupola.

La cerimonia di consegna del premio, giunta al tredicesimo anno, si è tenuta nel pomeriggio di martedì 6 novembre a Palazzo Galli.

Premio Gazzola 2018

Il Premio, intitolato all’illustre architetto piacentino – che fu Soprintendente per i Beni architettonici di Verona, Mantova e Cremona e primo Presidente dell’ICOMOS (International Council on Monuments and Sites) –  intende attribuire visibilità ad un intervento di restauro compiuto nella città o nella provincia di Piacenza, realizzato nella piena osservanza dei più rigorosi criteri scientifici, ed incentrato sul dovere primario della tutela e della conservazione.

Un premio che fin dalle sue origini ha goduto del supporto morale e finanziario di due sponsor d’eccezione: la Banca di Piacenza e la Fondazione di Piacenza e Vigevano, che sono stati ringraziati anche in questa occasione.

Premio gazzola 2018

La scelta del Comitato del Premio Gazzola è caduta, per il 2018, sui restauri degli affreschi del Pordenone per la cupola della Basilica di Santa Maria di Campagna, compiuti nel 1983 e tornati all’attenzione del grande pubblico grazie alla Salita al Pordenone, l’evento culturale organizzato dalla Banca di Piacenza che ha permesso a migliaia di persone di ammirare profeti e sibille del de’ Sacchis stando alla loro stessa altezza, dopo aver percorso i 100 scalini del “camminamento degli artisti” restaurato dalla Banca (il Presidente del Consiglio di amministrazione Giuseppe Nenna, portando il saluto del popolare Istituto di credito, ha donato al Presidente del Comitato esecutivo Corrado Sforza Fogliani il libro di Caterina Furlan sul Pordenone, in segno di riconoscenza per il grande impegno profuso con la Salita).

La cerimonia – presieduta da Domenico Ferrari Cesena, Presidente del Comitato del Premio – ha visto la consegna, da parte di Carlo Emanuele Manfredi, del “Premio Gazzola 2018” al Comune di Piacenza (rappresentato dal sindaco Patrizia Barbieri), proprietario della Basilica e promotore dei restauri, e a Bruno Zanardi (premiato da Marco Horak), artefice principale dei restauri stessi.

Riconoscimenti sono stati attribuiti anche a Stefano Pareti (premiato da Carlo Emanuele Manfredi), sindaco della città nel 1983, ad Aldo Lanati (ha consegnato la targa ricordo Valeria Poli), assessore alla Cultura all’epoca dei restauri, e alla memoria di Massimo Tirotti (Domenico Ferrari Cesena ha premiato la moglie, signora Maria Grazia), dirigente dell’Ufficio cultura del Comune nello stesso periodo.

La consegna dei premi e dei riconoscimenti è stata preceduta dalle presentazioni dei contributi inseriti del Quaderno 2018 (pubblicazione consegnata ai presenti al termine della cerimonia e che, fin dalla prima edizione, illustra il restauro premiato) da parte degli autori: Valeria Poli, docente del Liceo artistico Cassinari (“Santa Maria di Campagna, progettazione e costruzione”); Edoardo Villata, docente di Storia dell’arte moderna alla Cattolica di Milano e dottore aggregato all’Ambrosiana (“Il Pordenone a Piacenza ovvero il manierismo in area padana”); Bruno Zanardi, restauratore (“Il Pordenone in Santa Maria di Campagna, il cantiere della cupola”).

Le edizioni precedenti del premio hanno visto protagonisti il restauro e il recupero dei palazzi Anguissola di Grazzano (2006), Ghizzoni Nasalli (2007), Paveri Fontana (2008) a Caramello (Castel San Giovanni); della Rocca Scotti (2009) ad Agazzano; della Chiesa di S. Vincenzo (2010) a Piacenza; dei palazzi Mischi (2011), Rocci Nicelli (2012), Chiapponi (2013), Douglas Scotti della Scala di San Giorgio (2014), Cigala Fulgosi (2015); del Castello di S. Pietro in Cerro (2016); e di varie parti della Cattedrale di Piacenza, in particolare degli affreschi della cupola dipinti dal Guercino (2017).

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