Pro, pagato l’affitto del Garilli: domenica in campo? Londrosi alla Berretti: “Non giocate”

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Arriva una novità importante in casa Pro Piacenza: la società nella giornata di giovedì ha infatti saldato al Piacenza Calcio gli arretrati per l’utilizzo dello stadio Garilli, pagando contestualmente anche quanto previsto per la partita di domenica prossima contro l’Alessandria.

I rossoneri si avviano dunque a tornare in campo, dopo tre rinunce consecutive con relative sconfitte a tavolino: un passo che eviterebbe in extremis la radiazione dal campionato, che scatta automatica al quarto forfait.

Sulla situazione del club di Maurizio Pannella restano tuttavia aperti importanti interrogativi, in primis quelli relativi alla nuova fideiussione da 350mila euro per l’iscrizione al campionato (che andava presentata entro oggi, 17 gennaio) in sostituzione di quella Finworld, e alla squadra: al momento la rosa guidata da Riccardo Maspero conterebbe poco più di una decina di calciatori, tutti appartenenti alle giovanili dal momento che anche i pochi elementi rimasti della prima squadra si sarebbero chiamati fuori.

INCONTRO CON I GENITORI – In serata si è svolto un incontro con alcuni genitori dei giovani della Berretti al quale ha preso parte il vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori Umberto Calcagno: “Ho detto loro – le sue parole riportate dal sito tuttoc.com – che se si trattasse di mio figlio non me la sentirei di esporlo a un rischio del genere”.

“Se qualche genitore pensa che questa sia l’occasione della vita per il proprio figlio mi sa che non ha capito bene la situazione. Stiamo parlando di giovani che non hanno nemmeno le opportune coperture assicurative e scendendo in campo contro i grandi i rischi di farsi male sono dieci volte tanto”.

Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore e se effettivamente domenica il Pro riuscirà a mettere in campo una formazione e proseguire (ma fino a quando?) la propria stagione: sul piatto, come scritto nei giorni scorsi, vi è anche la situazione di oltre cento ragazzi delle giovanili, ancora di fatto legati al Pro Piacenza ma impossibilitati a proseguire l’attività agonistica, che chiedono di essere lasciati liberi per trovare una nuova squadra. Solo con la radiazione questi ragazzi potrebbero “liberarsi”.

ESPOSTO DI LONDROSI – Sempre giovedì è arrivata la notizia di un esposto alla Procura Federale presentato dall’ex dg rossonero Massimo Londrosi “affinchè – spiega – siano chiarite le circostanze che, stando a notizie di stampa diffuse da più fonti, avrebbero indotto uno sparuto gruppo di calciatori tesserati per la formazione Berretti a manifestare la disponibilità a scendere in campo domenica prossima contro l’Alessandria al fine di evitare la quarta rinuncia e quindi la radiazione dal campionato della società rossonera”.

“In particolare – prosegue Londrosi – ho chiesto di valutare la questione rispetto all’art. 48/3 delle Noif (obbligo di schierare la miglior formazione possibile) e all’art. 1Bis/1 del Codice di Giustizia sportiva (doveri di probità e lealtà sportiva), oltre che di qualunque altro profilo avente rilevanza disciplinare secondo la normativa vigente, anche in relazione alle effettive finalità di una gara disputata in siffatte condizioni”.

“A tutela degli interessi generali del movimento e di quelli particolari degli altri tesserati rossoneri mi auguro che questi ragazzi, che si dice possano scendere in campo, ci ripensino, – conclude Londrosi – e che lo staff tecnico, composto da professionisti impeccabili non dia supporto alcuno ad una decisione, quella di giocare contro l’Alessandria in queste condizioni, che non porterà beneficio a nessuno, men che meno alla storia ed al decoro del Pro Piacenza”.

“Mi dolgo – la sua ultima riflessione – del silenzio troppo assordante riservato dalla Lega di Serie C a questa vicenda: non si può sempre aspettare le cose in qualche modo accadano, soprattutto quando si hanno responsabilità istituzionali”.

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