Libri "tricolore" in vetrina: novità per riscoprire la nostra storia 

La ricorrenza del 150 anniversario dell’unità d’Italia ha contribuito ad alimentare il dibattito culturale intorno al Risorgimento

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La ricorrenza del 150 anniversario dell’unità d’Italia ha contribuito ad alimentare il dibattito culturale intorno al Risorgimento e ai temi unitari e questo si rispecchia nel mondo librario, dove le case editrici non hanno mai avuto particolare interesse a gestire pubblicazioni riguardanti questi temi, almeno fino a quest’anno.
Ed ecco che sugli scaffali fanno capolino libri dai titoli emblematici e di qualsiasi genere: da quelli puramente storici ai romanzi e biografie.

“Capostipite”, perché pubblicato nel lontano 1967,  è il libro Noi credevamo di Anna Banti, da cui è stata tratta la sceneggiatura del film omonimo con Toni Servillo e Luigi Lo Cascio.
Ne La patria, bene o male. Almanacco essenziale dell’Italia unita gli autori Carlo Fruttero e Massimo Gramellini  offrono ai lettori un libro sulla storia del nostro Paese  scegliendo 150 giornate significative dal 1861 a oggi.
Prefazione d’eccezione di Francesco De Gregori per il libro di Aldo Cazzullo Viva l’Italia! Risorgimento e Resistenza: perché dobbiamo essere orgogliosi della nostra nazione.
Con La repubblica di un giorno solo Ugo Riccarelli mette in scena un romanzo storico di straordinaria attualità che parte da un episodio poco noto della storia nazionale nella Roma del 1849.
Da riscoprire anche il libro Garibaldi di Indro Montanelli e il libro di Anthony Valerio  Anita. La donna che insegnò a Garibaldi ad andare a cavallo.
Parla invece del lato oscuro del Risorgimento I traditori, libro di Giancarlo De Cataldo, che descrive i protagonisti  del Risorgimento per quello che semplicemente erano: dei giovani con forti ideali.

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