Ici, Pollastri (Pdl): “No all’ “accanimento fiscale” contro la Chiesa”

 “No all’ICI sugli immobili della Chiesa”, a dirlo è Andrea Pollastri (PdL).

Più informazioni su

 “No all’ICI sugli immobili della Chiesa”, a dirlo è Andrea Pollastri (PdL).

Questa ipotesi, che ha iniziato da qualche mese nei palazzi romani della politica, è stata rilanciata il 7 dicembre scorso da una ventina di Deputati del PD che, con una mozione, han chiesto “Attivare le necessarie iniziative per determinare il gettito che deriverebbe dalla tassazione del patrimonio immobiliare della Chiesa Cattolica adibito ad attività imprenditoriali lontane dal puro e semplice esercizio di culto, richiedendo il pagamento di una quota pari al 30 per cento del totale del gettito stimato”.

La proposta non è piaciuta al Consigliere Regionale piacentino che ha ribadito, con una risoluzione, le ragioni del suo no.

“Il Decreto Legislativo n. 504/92 – scrive – prevede che siano esenti da tassazione gli immobili di proprietà di Enti non commerciali “Destinati esclusivamente ad attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive”, nonché di culto. Tali esenzioni beneficiano non solo la Chiesa Cattolica, ma anche altre confessioni religiose aventi una regolare intesa con lo Stato italiano, nonché Enti ed associazioni “No profit”, sindacati, partiti e patronati.”

“Esse – si legge ancora nell’atto – non si applicano a locali adibiti in via prevalente ad attività commerciali, per di più i modo discriminatorio verso gli Enti “no profit” poiché se all’interno di un edificio a prevalente uso commerciale vi sono locali ad uso sociale, ad esempio una Cappelletta, anche la loro metratura rientra nel conteggio totale ai fini della tassazione.”

“Ritengo – spiega l’azzurro – che il problema sollevato dai Parlamentari del PD sia strumentale e sia una mera speculazione politica per sostenere tesi laiciste e nemiche della Chiesa.”

“Noi – prosegue – riconosciamo il ruolo di primaria importanza svolto nel nostro Paese e in tutta l’Europa occidentale dalla Chiesa Cattolica per quanto concerne la formazione ed il consolidamento delle radici culturali, nonché la sua importanza sociale poichè, molto prima della formazione degli Stati ed ancora oggi in modo sussidiario, ha offerto e offre istruzione, aggregazione, solidarietà, cura ai malati, accoglienza di giovani, anziani e persone disagiate. In un momento storico in cui lo Stato Italiano ha difficoltà ad erogare servizi per il forte debito pubblico e vi è un numero crescente di indigenti a causa della crisi economica mondiale, quindi, il ruolo sociale e sussidiario della Chiesa è sempre più importante e per tanto non va limitato con nuove tasse bensì sostenuto.”

“La Chiesa – continua – paga già regolarmente le imposte sugli immobili di sua proprietà ad esclusivo uso commerciale. Altre attività ritenute commerciali, svolte nell’ambito di strutture di proprietà della Chiesa, non sono in realtà tali poiché costituiscono un servizio per un pubblico ristretto di iscritti (ad esempio i circoli parrocchiali) oppure non hanno come fine il profitto ma i loro ricavi vanno a sostenere il funzionamento delle opere sociali di cui sono a servizio (ad esempio il bar dell’orario).”

“Per queste ragioni – chiosa il Consigliere – chiedo alla nostra Assemblea Legislativa di prendere una posizione chiara invitando il Governo, malgrado le difficoltà legate al debito pubblico, di mantenere l’attuale regime tributario nei confronti della Chiesa Cattolica e gli immobili di sua proprietà, evitando qualsiasi forma di “accanimento fiscale” o di nuova imposta.”
L’Ufficio Stampa

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.