Crisi e risparmi, a Piacenza aumentano i depositi (+2,6 per cento)

I dati dell’osservatorio della Fiba Cis: la nostra città in controtendenza rispetto ai numeri regionali, negativi nel 2011 con i depositi in calo del 2% rispetto all’anno precedente. La situazione più difficile a Reggio Emilia (-11,5%).

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Sempre più le famiglie emiliano romagnole stanno utilizzando i propri risparmi per far fronte alla crisi. E’ la realtà fotografata dall’osservatorio della Fiba Cisl nel rapporto sul credito in Emilia Romagna. Se in regione nel 2011 i depositi sono scesi del 2% rispetto all’anno precedente, a Piacenza i dati sono invece in controtendenza, con 15.070 euro per abitante di depositi medi, in crescita del 2,6% rispetto al 2010.

Fra le città, i numeri peggiori arrivano da Reggio Emilia, che lo scorso anno ha fatto registrare un calo sui depositi dell’11,5% rispetto 2010 (15.070 euro pro capite). Segue Bologna (21.731 euro, calo del 4,2%), Forlì-Cesena (16.365 euro, calo del-3,4%), Parma (17.999 euro, calo dell’1%) e Ferrara (13.071 euro, calo dello 0,9%).
Aumentano invece i depositi, come si diceva, a Piacenza, Modena (17.587 pro capite, +1,8%) e soprattutto a Rimini (17.942 euro, +7,7%)
Le banche, evidenzia il rapporto, hanno concesso crediti inferiori dell’1,9% rispetto all’anno precedente. Per questo la Fiba Cisl lancia un appello alla Regione e alle altre istituzioni “a perseguire il confronto con gli istituti di credito per favorire i finanziamenti”.

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