“Polizia, in futuro nuovi tagli a Piacenza”. Oggi volantinaggio Siap

"La Polizia di Stato è destinata ad avere meno poliziotti e meno risorse; nel prossimo futuro si avvieranno i confronti tra amministrazione e sindacati per la chiusura di Uffici di Polizia in tutto il territorio nazionale. E tutta questa situazione - scrive il segretario Chiaravalloti - che piaccia o no, toccherà anche Piacenza"

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“La Polizia di Stato è destinata ad avere meno poliziotti e meno risorse; nel prossimo futuro si avvieranno i confronti tra amministrazione e sindacati per la chiusura di Uffici di Polizia in tutto il territorio nazionale. E tutta questa situazione, che piaccia o no, toccherà anche Piacenza: altro che rinforzi”. A lanciare l’allarme il Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia), attraverso il segretario generale provinciale Sandro Chiaravalloti, che martedì mattina effettuerà un volantinaggio davanti alla Prefettura di Piacenza.

“Nei giorni scorsi – scrive Chiaravalloti – ho partecipato a Roma, quale membro della direzione nazionale  del Siap, alla riunione della commissione paritetica centrale sulla formazione dei poliziotti e, successivamente, alla riunione della direzione nazionale del SIAP. Nonostante per fine anno dovrebbero essere inviati al corso di formazione ulteriori allievi agenti – circa 900 – e questo dovrebbe interessare anche la Scuola Allievi di Piacenza, da una analisi fatta, in base alle notizie pervenute dalle suddette riunioni, la  situazione non è delle migliori”.

“Se vero è che talune problematiche sono di carattere nazionale con responsabilità politiche serie in quanto non riformano un sistema che consuma, ma non danno mezzi per sostenerlo, spesso responsabilità politiche a volte in periferia vengono usate come “alibi” per giustificare la incapacità e la volontà di organizzare, ponderare, studiare e gestire in base a quello che si ha, evitando sprechi e posizioni di privilegio che non possono essere più tollerate. Non si può dire non ho mezzi e uomini e si mantengono e si creano privilegi!”

“Del resto, abbiamo sentito che a Piacenza sono arrivati rinforzi mentre vero non è in quanto i sei arrivati sostituiscono i sei sospesi e 2 sono andati in pensione con un saldo in perdita. La coperta, quando è corta, bisogna posizionarla in modo tale che possa coprire quanto più possibile ogni punto senza sacrificare posizioni più delle altre. Pessime gestioni prolungate nel tempo appoggiate da “cupole ” locali,  hanno a mio parere messo in seria difficoltà una realtà lavorativa eccellente con al suo interno doti umane e professionali di altissimo livello che sperano sempre in una gestione che riesca a rendere la vita lavorativa di qualità”.

“Ma invece – prosegue Chiaravalloti – da anni e anni, chi ha la responsabilità non ha fatto altro che pensare al presente, fregandosene di chi viene e di chi resta. Si vive alla giornata, ed è bene che si sappia, che per risanare la questione a Piacenza, visto anche il fuggi fuggi che c’è stato grazie al fatto che hanno logorato i lavoratori, ci vorrebbero altre dieci unità di ruolo esecutivo senza nessuna uscita e credetemi;  si farebbe fatica comunque a mantenere l’attuale organizzazione che dura da anni e anni e che da soli, noi del Siap, senza fare sconti a nessuno e andando controcorrente, abbiano sempre criticato. E i fatti purtroppo ci danno ragione”.

“La soluzione? Ci vorrebbe uno slancio di altruismo e serio da parte di chi ci dirige … ma non abbiamo tanta fiducia in questo e allora, e lo dico con sconforto, non ci resta che sperare in una  particolare attenzione sulla scelta del prossimo questore e con un ricambio quasi totale della dirigenza attuale”,

“Martedì 19 novembre – conclude – effettueremo il volantinaggio davanti la Prefettura per denunciare la pessima politica che ci ha messo in ginocchio e poi, per un mese intero, faremo circolare questa lettera in tutta Piacenza con lo scopo che si possa aprire un dibattito e che questo possa portare davvero ad un cambiamento. Perché i tagli ci sono ma i privilegi e le pessime gestioni restano perché, come noto, i tagli  e le pessime gestioni continuano a colpire  sempre chi lavora in prima linea e non la dirigenza di questo Paese che sta procurando con la burocrazia più danni della politica. Stanno distruggendo una Questura per giustificare l’incapacità e la mancanza di volontà”.

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