Legambiente e comitato contro Tecnoborgo: “No all’aumento di potenza”

Legambiente e il comitato dei cittadini di Piacenza per l’aria presentano le osservazioni già depositate in Provincia contro la richiesta avanzata da Tecnoborgo

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Legambiente e il comitato dei cittadini di Piacenza per l’aria presentano le osservazioni già depositate in Provincia contro la richiesta avanzata da Tecnoborgo. L’azienda infatti ha chiesto di poter aumentare la propria potenza, impiegando rifiuti provenienti da altri territori, visto che il successo della differenziata a Piacenza ha fatto venire meno la ’materia prima’ per l’inceneritore.

Matteo Gotti, rappresentante del comitato di cittadini: ’E’ la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non si capisce come un comportamento virtuoso dei cittadini, che tanto si sono impegnati nell’aumentate la raccolta differenziata, venga vanificato con la richiesta di poter importare rifiuti da altri territori. La società si giustifica con la necessità di dover massimizzare i propri investimenti. Ma la qualità dell’aria e’ già critica, non vogliamo che peggiori. Senza parlare poi della compagine sociale di Tecnoborgo: non vi è nulla di piacentino’.

Le osservazioni presentate sono 4: l’impianto e’ stato realizzato in un momento in cui era presente una emergenza dei rifiuti, con una differenziata al 25 per cento, mentre l’obiettivo era di 35 per cento. Ora la situazione e’ cambiata, e il piano provinciale della qualità dell’aria prevede una riduzione dell’inquinamento. Quindi i piacentini devono essere liberati da un impianto inquinante di prima classe.

Il piano provinciale dei rifiuti indica inoltre molto chiaramente che i rifiuti trattati devono essere di Piacenza.

Il teleriscaldamento: oggi viene gestito con alimentazione a metano attraverso Edipower, sarebbe alimentato con rifiuti speciali assimilabili, con aumento di emissioni inquinanti.

Capacità inceneritore: rispetto alle 105 tonnellate originarie, ora viene prevista a 120 mila tonnellate. Una capacità provvisoria, per far fronte a un’emergenza extra provinciale, ora venuta meno. Quindi la capacità da considerare e’ quella di 105 mila tonnellate.

IL COMUNICATO DI LEGAMBIENTE E DI S.P.Q.R.

Le osservazioni presentate in Provincia dal Circolo Legambiente di Piacenza e dal Comitato Piacentini per l’aria S.P.Q.R. si compongono di una premessa e quattro punti. La premessa si riferisce alla costatazione di una situazione dell’inquinamento nella nostra città non più tollerabile, e quindi si chiede che sia valutato il contesto nel quale si inserisce la richiesta di Tecnoborgo, la necessità quindi che gli organi deputati alle valutazioni, amministrazioni in primis, tengano principalmente presenti la salute dei cittadini e quindi i capisaldi di prevenzione e precauzione previsti nell’ordinamento europeo ed italiano.

STORIA IMPIANTO ED AUMENTO RACCOLTA DIFFERENZIATA

Il primo punto fa riferimento alla storia dell’impianto che, costruito in un’epoca in cui era presente una “emergenza rifiuti” con una R.D al 25% ed una legislazione che prevedeva il raggiungimento del 35%, si trova ora in difficoltà essendo la raccolta differenziata in provincia di Pc avviata al 60% e con un indirizzo nazionale che stabilisce il raggiungimento del 65% al 31.12.2012.
Poichè l’inceneritore è un impianto inquinante di prima classe, in ottemperanza anche al Piano provinciale della qualità dell’aria del 2007 che parla dell’obbiettivo della diminuzione continua dell’inquinamento durante gli anni seguenti ed in predicato di dismissione come indicato in alcuni indirizzi della Regione, ci sembra che i cittadini di Piacenza debbano essere finalmente sollevati da questo elemento inquinante e quindi pare inaccettabile una richiesta che prevede il mantenimento, anzi il peggioramento della situazione ambientale e salutistica in atto.

PIANO PROVINCIALE RIFIUTI
Il secondo punto fa riferimento al Piano Provinciale dei rifiuti che indica chiaramente  l’ambito di territoriale di riferimento: l’esclusiva provincia di Piacenza in osservanza dei principi di prossimità  e autosufficienza. Quindi appare inaccettabile la richiesta di poter superare per l’approvvigionamento del materiale l’area prevista nel Piano.

TELERISCALDAMENTO
Il terzo punto tocca il problema del teleriscaldamento che, mentre oggi viene gestito da Iren con alimentazione a metano attraverso la Centrale Edipower, verrebbe con la nuova richiesta alimentato con rifiuti speciali assimilabili, con un indubbio aumento delle emissioni inquinanti (metano meno inquinante rispetto ai rifiuti) nonchè dovute  alla variazione del mix di alimentazione( aumento dei rifiuti speciali) rispetto al mix attuale.

CAPACITÀ INCENERITORE
Ultimo punto, la capacità dell’inceneritore che, rispetto alle 105.000 ton originarie viene oggi previsto in 120.000 ton ,quando detta capacità aveva una durata provvisoria  per far fronte ad una emergenza extra provinciale , venuta meno negli anni a seguire. Quindi in ogni caso lo scenario di riferimento deve essere quello delle 105.000 ton e non 120.000 come indicato da Tecnoborgo

Si richiede quindi di non autorizzare la richiesta di Tecnoborgo in quanto contraria agli interessi della collettività piacentina ed al territorio di Piacenza, a fronte della grave situazione di inquinamento e della necessità di ridurre i rifiuti ed aumentare la raccolta differenziata .

Circolo Legambiente di Piacenza “Emilio Politi”                  
Comitato S.P.Q.R.

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