Ferrari “congela” le dimissioni, ma nel Pd resta lo scontro

Dimissioni 'congelate' per il capogruppo Claudio Ferrari. Una decisione presa d'impulso, ieri sera, quella del capogruppo Pd, durante l'animata discussione del consiglio comunale del 26 maggio, e che risulta ora essere sospesa. 

Dimissioni ‘congelate’ per il capogruppo Claudio Ferrari. Una decisione presa d’impulso, ieri sera, quella del capogruppo Pd, durante l’animata discussione del consiglio comunale del 26 maggio, e che risulta ora essere sospesa.

‘Ho preso la decisione di dimettermi d’impulso, e quindi ho ritenuto corretto avvisare il sindaco ancora prima del presidente del consiglio comunale – dice Ferrari -. Per il momento la decisione è sospesa, in attesa che certi comportamenti cambino. Qualcuno deve capire cosa comporta stare in un gruppo consiliare’. 

Le dimissioni erano arrivate a causa dei dissidi nel gruppo consigliare del Pd sul controverso tema del bando dell’illuminazione pubblica, votato nella seduta di giovedì

Il clima di scontro resta anche con l’opposizione che non è entrata in aula nella seduta di oggi, venerdì 27 maggio, facendo mancare il numero legale. I lavori sono iniziati al secondo appello. 

Intanto, secondo quanto si è appreso da ambienti del Comune, anche il dirigente del Servizio Infrastrutture e Lavori Pubblici Giovanni Carini avrebbe presentato le dimissioni. Carini ha seguito la pratica del bando sull’illuminazione pubblica fin dall’inizio della sua complicata gestazione.

Caos nella giunta e nella maggioranza – La nota del Movimento Cinque Stelle: “Valutare un rimpasto”
 
Come si poteva immaginare la seduta di ieri del consiglio comunale comincia a mietere le prime vittime. Capogruppo  Pd dimissionario, in attesa di riscontro e valutazione del sindaco, e dimissioni irrevocabili del dirigente.
Politicamente un suicidio che ha un solo responsabile: giunta e assessore.

In pratica la giunta è riuscita a scontentare tutti, la propria maggioranza ed anche gli uffici.
A questo punto riteniamo si imponga una riflessione sulla composizione della giunta e chiediamo al sindaco di valutare l’opportunità di un ennesimo rimpasto, indispensabile per contribuire ad un clima di lavoro sereno e collaborativo tra assessorati e dipendenti comunali e consiglio comunale.

Non riteniamo più accettabile assistere ad un consiglio incentrato solo su questioni meramente interne alla maggioranza e al partito, senza la possibilità di entrare praticamente mai nel merito della delibera in esame.
 
Riteniamo che l’interesse pubblico e i bisogni della città debbano essere prioritari su beghe e logiche partitiche e personalistiche e meritino tutta l’attenzione, il senso di responsabilità e l’equilibrio che incarichi assunti nell’interesse esclusivo della collettività richiedono. 

È Piacenza che lo chiede. I cittadini, gli elettori lo meritano. 

I consiglieri comunali del M5S
 

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