Alisa Hodzic resta alla Pavidea Volley: “Carica e determinata”

I suoi dubbi erano legati alla scelta dell’università da frequentare: dopo aver brillantemente finito il liceo, inizialmente la scelta sembrava Bologna con conseguente, inevitabile, addio a Fiorenzuola. Poi invece Alisa ci ha ripensato, frequenterà l’ateneo di Pavia e quindi ha deciso di rimanere in Val d’Arda

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Dopo un corteggiamento durate alcune settimane, Alisa Hodzic ha deciso di accettare l’offerta della Pavidea Volley.

I suoi dubbi erano legati alla scelta dell’università da frequentare: dopo aver brillantemente finito il liceo, inizialmente la scelta sembrava Bologna con conseguente, inevitabile, addio a Fiorenzuola. Poi invece Alisa ci ha ripensato, frequenterà l’ateneo di Pavia e quindi ha deciso di rimanere in Val d’Arda alla corte di coach Marini.
 
Alisa per te sarà un anno importante. Inizio dell’Università e nuova stagione a Fiorenzuola in B per essere protagonista. Come affronterai la prossima stagione?
 
Con tanta determinazione e carica…E con tanta voglia di migliorare e di aiutare la squadra a centrare gli obiettivi prefissati.

Dopo un infortunio grave che ti ha fatto perdere mezza stagione e avere davanti un “mostro sacro” come Caterina Errichiello, quest’anno tutto lascia presagire per te un’annata diversa, da “primo violino”. Ti pesano queste responsabilità o ti caricano?
Nessun peso, anzi mi carica e mi rende orgogliosa sapere che la società crede in me.

Ci saranno tante ragazze nuove e giovani rispetto allo scorso anno. Cosa ti senti di dire alle tante nuove arrivate?
Semplicemente che un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere tanti traguardi e soddisfazioni, a volte inaspettati.

Lo scorso anno Coach Errichiello ti ha utlizzato anche in posto 4. Un ruolo che ti piace o preferiresti giocare sempre da opposto?
L’opportunità che mi ha offerto il coach di giocare in posto 4, si è rilevata una sorpresa: devo ammettere che mi è piaciuto molto e ha migliorato sensibilmente il mio livello di ricezione, ma il “primo amore” non si scorda mai e preferisco comunque giocare sempre da opposto.

L’opposto è un ruolo dove, si dice, ci voglia tanto coraggio e un po’ di incoscienza. Rispecchia il tuo carattere?
L’opposto è un ruolo che mi rappresenta, in tutto e per tutto…pregi e difetti.  
 
Se la determinazione che la ragazza ha fatto trasparire nell’intervista saprà tradurla in campo con carica agonistica e ordine tattico, il braccio violento di Alisa potrà essere un’arma letale a disposizione di Marini.

 

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