Da Italia Nostra sette domande ai candidati sindaco

Pubblichiamo le domande che il Consiglio direttivo della Sezione di Piacenza dell'associazione "Italia Nostra" ha deciso di rivolgere a tutti i candidati sindaco in vista delle prossime comunali

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Pubblichiamo le domande che il Consiglio direttivo della Sezione di Piacenza dell’associazione “Italia Nostra” ha deciso di rivolgere a tutti i candidati sindaco in vista delle prossime comunali

1. In uno dei siti a maggiore rischio archeologico della città, piazza Cittadella, è prevista la realizzazione di un parcheggio sotterraneo, anche se nelle adiacenti aree (militari e non) sarebbero realizzabili posti auto in tempi più rapidi e a costi minori. Sappiamo bene che è stato firmato un contratto – nonostante le controindicazioni fossero già state fatte presenti – ma crediamo si debbano verificare tutti gli spazi di manovra per l’annullamento (eventualmente arrivando a un accordo bonario), al fine di impedire questo spreco di denaro e l’impatto pluriennale che la realizzazione dell’opera imporrebbe all’intero traffico cittadino. Come intende agire al riguardo? È favorevole o contrario/a al parcheggio sotterraneo in piazza Cittadella?

2. L’arredo urbano della nostra città ha mantenuto vari elementi storici di pregio architettonico. Come pensate di conciliare le ragioni della sicurezza stradale con la tutela del contesto ambientale? Facciamo l’esempio dei “biscotti” dello Stradone Farnese, che mal si armonizzano col contesto della strada di rappresentanza tracciata nel Cinquecento e sulla quale si affacciano vari palazzi storici. È favorevole o contrario/a alla rimozione dei “biscotti” o, in alternativa, al loro miglioramento estetico?

3. In uno dei luoghi più caratteristici di Piacenza, la Muntà di Ratt, sono stati collocati due elementi poco congrui col contesto ambientale, il monumento ai Caduti di Spagna e il dehor/gazebo che viene mantenuto in sito tutto l’anno anche quando inutilizzato, limitando la corretta percezione della scalinata. Come pensate di migliorare la situazione? È favorevole o contrario/a alla rimozione/miglioramento del dehor? È favorevole o contrario/a allo spostamento del monumento?

4. Dal Consorzio di Bonifica di Piacenza è stato progettato, ed è in procinto di essere realizzato, il potenziamento della captazione idrica del fiume Trebbia a Mirafiori (Rivergaro), estendendola in particolare alle acque del subalveo. È universalmente risaputo che un tale intervento è sostanzialmente vietato dalle normative in campo ambientale soprattutto quando esso coinvolge aree nelle quali avviene o si presume avvenga – come in questo caso – l’alimentazione delle falde idriche sotterranee. L’opera creerà interferenze negative assai gravi sulla qualità/quantità delle acque delle falde idriche alle quali attingono vari pozzi cittadini. È diritto/dovere del Sindaco opporsi a questa delittuosa previsione progettuale, assai pericolosa anche per le risorse idriche dello stesso Comune di Piacenza. Intende opporsi oppure no? È favorevole o contrario/a a questo progetto del Consorzio di Bonifica di captazione delle acque dal subalveo del Trebbia?

5. L’edilizia storica è una caratteristica di Piacenza, giustamente definita “una città di palazzi”, che la rendono attraente sia a chi la abita sia al turista che la visita. La manutenzione di questi edifici, che rappresentano ornamento della nostra città, è assai onerosa ed è totalmente a carico dei proprietari, che – nel caso di vincolo del palazzo da parte dello Stato – sono obbligati, per legge, alla loro buona conservazione. Questi edifici hanno al primo piano sale molto vaste, edificate nel Sei/Settecento.

Oggi queste sale, di grande pregio architettonico, sono immodificabili. Di conseguenza, chi abita in questi appartamenti è colpito da una fiscalità (IMU) ai massimi valori tabellari, in quanto tali appartamenti sono censiti come case di lusso; vengono inoltre sottoposti a una tassa per i rifiuti (TARI) calcolata sulla base dei metri quadrati dell’appartamento, con un’evidente sproporzione tra l’onere fiscale ed effettiva produzione di rifiuti domestici.

In considerazione degli oneri economici di manutenzione che i proprietari dei questi edifici si accollano con vantaggio della comunità cittadina, sarebbe equo che almeno la tassa rifiuti, che è nella disponibilità del Comune, venisse adeguatamente diminuita per i palazzi di interesse storico artistico vincolati dallo Stato con provvedimento delle Belle Arti. È favorevole o contrario/a a ridurre la TARI degli edifici vincolati?

6. Il territorio comunale è delimitato su tre lati da corsi d’acqua: il Po, il Nure e il Trebbia. A buona ragione si potrebbe parlare di “Placentia interflumina”. È conseguente l’opportunità/necessità di una valorizzazione ambientale del territorio che tenga conto di questa eccezionale prerogativa. È disponibile o meno ad assumere concrete iniziative a tal fine? Se sì, quali in concreto?

7. Gli strumenti urbanistici del Comune di Piacenza in molti casi non tutelano preesistenze storiche anche di rilevanza architettonica. Ricordiamo che in molti casi anche edifici non vincolati dalla Soprintendenza possono avere caratteristiche rilevanti dal punto di vista storico o architettonico, spesso caratterizzando il contesto da secoli.

Solo per fare un esempio dei tantissimi possibili, ricordiamo che in passato è stata abbattuta una cascina con casa-torre a Case di Rocco (presso Sant’Antonio), e ora la relativa casa padronale seicentesca sopravvissuta alla demolizione sta crollando senza alcuna tutela, nonostante gli elementi di pregio.

Come intendente operare per dare una tutela concreta a elementi significativi dal punto di vista storico, architettonico o ambientale, se non già tutelati in altro modo? È favorevole o contrario a porre in essere iniziative per la salvaguardia dell’edificio antico di Case di Rocco e di altra edilizia storica del Comune di Piacenza? Se sì, quali?

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