Trieste, due agenti uccisi. Fiori e condoglianze in Questura a Piacenza

Tutta la città di Piacenza si stringe attorno alla Questura, per mostrare cordoglio e esprimere stima per il lavoro svolto quotidianamente dalla polizia nel garantire la sicurezza dei cittadini.

Ancora sotto choc per la tragedia di Trieste, che ha visto due giovani agenti freddati da uno squilibrato fermato dopo il furto di uno scooter, i piacentini hanno portato in viale Malta mazzi di fiori e attestati di sostegno in una giornata di lutto per il corpo della Polizia di Stato. Gesto di solidarietà compiuto anche dai carabinieri della Caserma di viale Beverora.

Sul sito della Questura di Piacenza vengono espresse condoglianze ai familiari dei due agenti uccisi, Pierluigi Rotta e Matteo Domenego, oltre alla vicinanza a tutti i colleghi in forze nella città giuliana.

Il cordoglio e la solidarietà dell’Amministrazione comunale per i tragici fatti di Trieste

Il Sindaco Patrizia Barbieri e l’Amministrazione comunale esprimono solidarietà alla Polizia di Stato, colpita dai drammatici fatti avvenuti nella Questura di Trieste. “In questo triste momento siamo vicini alla Polizia di Stato, alla Questura di Piacenza, al Questore Pietro Ostuni e a tutti gli uomini e le donne appartenenti alle Forze dell’Ordine, che giornalmente mettono a repentaglio la loro vita per tutelare la nostra.

La notizia dei due giovani agenti caduti nell’adempimento del quotidiano servizio per il bene della collettività ci rattrista nel profondo, ed esprimiamo alle famiglie la nostra vicinanza e il più profondo cordoglio”.

Siap “Grazie ai colleghi carabinieri che hanno dimostrato la loro vicinanza” – “Un collega Carabiniere oggi ha donato un mazzo di fiori alla Questura di Piacenza in onore dei colleghi deceduti a Trieste, poi deposto al monumento dei caduti della Polizia di Stato dove è stata depositata una corona dai nostri pensionati”. A sottolinearlo Sandro Chiaravalloti, Segretario generale Provinciale SIAP Piacenza.

“I colleghi del Radiomobile dei Carabinieri di Piacenza – aggiunge – oggi hanno fatto visita al reparto Volanti della Questura. A nome mio personale e di tutto il Siap piacentino e dell’Emilia Romagna, grazie di cuore colleghi: in questi momenti tristi, essere ancora di più una sola cosa, oltre a darci forza, dona ancor di più fiducia ai cittadini che dobbiamo tutelare a costo della nostra vita”.

Murelli e Pisani (Lega): “Servono più strumenti e formazione” – “Ci stringiamo alle famiglie dei poliziotti assassinati in questura a Trieste e a tutti i poliziotti italiani. Per il delinquente, nessuna pietà. Vedremo se è davvero affetto da disagio psichico e in ogni caso venga condannato duramente e poi espulso. Le cure psichiatriche gliele paghi la Repubblica Dominicana, non l’Italia”.

Lo affermano i parlamentari piacentini della Lega, Elena Murelli e Pietro Pisani. “Purtroppo – continuano – molti appartenenti alle Forze dell’ordine non hanno ancora le dotazioni adeguate e la loro formazione andrebbe perfezionata. A questo, poi, si aggiunge il timore di intervenire con decisione in certe situazioni di pericolo perché gli agenti rischiano di finire subito sotto inchiesta”.

“Ammanettare qualcuno o renderlo inoffensivo vuole solo dire creare sicurezza per chi opera e per lo stesso fermato. In tutta Europa si usano le fascette di plastica, ma qui sarebbero viste come uno strumento di tortura da buonisti e da chi si riempie la bocca della parola “diritto”, senza aver la minima idea di come si operi, e di che rischi si corrano, in mezzo a una strada”.

“Di fronte al sangue di due poliziotti, però, c’è ancora chi ritiene di cancellare i decreti sicurezza del precedente Governo – concludono Mureli e Pisani – concedendo così ancora più libertà di azione ai delinquenti”.

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