La legalità parte dalla cultura: i vertici di Avviso Pubblico hanno incontrato i sindaci della provincia

Legalità e cittadinanza consapevole. Ospiti del Comune di Piacenza, il 16 febbraio, il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani, e la coordinatrice regionale Mariaelena Mililli, che hanno presentato agli amministratori dei Comuni della provincia presenti le attività associative e i progetti che gli enti locali possono mettere in atto. Avviso Pubblico è una rete di enti locali impegnati nella promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Presenti all’incontro, nella sala del consiglio comunale, anche i vertici delle forze armate e di polizia e della prefettura.

“Fare rete è fondamentale – afferma la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi -. La legalità è un tema che ci riguarda tutti, e la speranza nostra è di riuscire a mettere in atto tutto ciò che è necessario per prevenire fenomeni illeciti”. La rete di Avviso Pubblico comprende 530 enti “soci”, tra Comuni, Province e Regioni. “Mettiamo in campo progetti educativi specifici – spiega il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani – per la sensibilizzazione all’interno delle scuole, ma anche per la cittadinanza, puntando molto sulla cultura: presentazioni di libri, spettacoli di impegno civile, testimonianze importanti di familiari di vittime innocenti di mafia, di magistrati e di esperti. Poi organizziamo progetti formativi: soprattutto in tempi di messa a terra del Pnrr – prosegue Romani – della necessità di tenere alta l’attenzione sull’impiego di questi fondi e di collaborare sinergicamente con le istituzioni e le prefetture, avere contezza di quali norme, leggi, strumenti esistono e raccontare anche le buone pratiche che vengono messe in atto ci sembra un elemento importante”. Un processo che il Comune di Piacenza ha già avviato per sé. “È socio di Avviso Pubblico e vuole rinforzare ulteriormente il suo impegno nella concretezza: siamo qua anche per ragionare di prossimi progetti e prossime attività”.

“L’Emilia Romagna ha tanti soci e coordinamenti – le parole della coordinatrice regionale di Avviso Pubblico Mariaelena Mililli – cioè tanti amministratori che decidono di prestare le proprie competenze per cercare di innalzare gli argini dell’infiltrazione mafiosa. In questa terra si parlava di infiltrazione negli anni Novanta, ma oggi dobbiamo modificare questa frase e parlare di radicamento, dopo i grandi processi (Aemilia e Grimilde, ndr) che hanno interessato la nostra regione. È importante il lavoro di tutti gli amministratori e le buone pratiche che mettono in campo per aiutarsi a vicenda, insieme anche all’aiuto delle forze dell’ordine per cercare di arginare l’intrusione anche nell’economia legale”. Dal 2009 Piacenza aderisce ad Avviso Pubblico e da poco – grazie all’impegno dell’assessore Serena Groppelli, membro del direttivo nazionale Avviso Pubblico – ha avviato una rassegna sulla “Cultura della legalità”. “Le nuove generazioni – dice Groppelli – sono le sentinelle che porteranno avanti la cultura della legalità. Più si lavora e più si inizia a ragionarci insieme e più si diffonde un’attenzione ai temi della legalità per cui possiamo fare rete e andare verso un miglioramento collettivo. Si chiude fra poco un ciclo di incontri iniziato a dicembre grazie al finanziamento di Avviso Pubblico, che ha previsto un corso di formazione per dipendenti comunali, spettacoli aperti alla cittadinanza e una serie di incontri nelle scuole con presentazioni di libri. Ci attiveremo poi per il 21 marzo (Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ndr), la giornata principale su cui si lavora. E infine ci saranno nuove progettualità a cui stiamo lavorando.

“Nella Costituzione – sottolinea la vicepresidente della Provincia di Piacenza Patrizia Calza – c’è un articolo, il n. 54, che chiede a chi svolge funzioni pubbliche di farlo con disciplina e onore. Sembrano parole abbastanza desuete rispetto a ciò che vediamo accadere, è una cultura che ha ormai sdoganato degli atteggiamenti che rasentano quasi l’illegalità e che secondo me sono anche causa della disaffezione del cittadino alla partecipazione alla vita pubblica. Ma chi crede nella cosa pubblica non deve indietreggiare, deve essere presente e fare la propria parte per diffondere la cultura della legalità. Come Provincia abbiamo ospitato due magistrati (Stefano Amore e Fausto Cardella) che hanno presentato il libro ‘Lo stato italiano e i suoi magistrati’: diversi ragazzi delle superiori hanno letto il libro e approfondito l’argomento. Portiamo l’esempio di persone cristalline, che sono degli ottimi esempi”. A fare le veci del prefetto è il vicecapo di gabinetto Claudio Giordano. “La legalità è un tema centrale nell’azione della prefettura, che viene affrontato su più direttive: attraverso i protocolli di legalità per la prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici, che sono stati adeguatamente rivisti e adattati alle attività dei piccoli Comuni. Inoltre, il tema della legalità ci coinvolge per quanto riguarda la nostra attività di supporto all’Agenzia nazionale dei beni confiscati: nel 2022 questa collaborazione ci ha consentito di poter finalmente liberare, dopo 12 anni, un immobile presente sul territorio di Piacenza, ancora occupato dal prevenuto, e consegnarlo in maniera provvisoria all’Arma dei Carabinieri. E poi abbiamo in cantiere un progetto di supporto amministrativo ai piccoli comuni: un ciclo di incontri – che sarà presentato nelle prossime settimane – a cui parteciperà il personale amministrativo dei piccoli Comuni per procedere all’aggiornamento e al miglioramento delle loro competenze”.

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