Sabato la mobilitazione unitaria Cgil, Cisl e Uil “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”

Sabato 6 maggio ci sarà una mobilitazione unitaria “per una nuova stagione del lavoro e dei diritti” a sostegno di un “cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali”. Ad annunciarlo, attraverso una nota stampa, i segretari generali Ivo Bussacchini (Cgil), Michele Vaghini (Cisl) e Francesco Bighi (Uil). Da Piacenza parteciperanno alla manifestazione di Bologna il 6 maggio, a cui seguiranno gli appuntamento di Milano il 13 e Napoli il 20 maggio.

“In questa delicata fase che sta attraversando il nostro Paese – prosegue la nota – sono peggiorate in modo allarmante le condizioni di vita di chi lavora, delle pensionate e dei pensionati, delle famiglie, dei giovani spesso sottopagati ed inchiodati ad un futuro di precariato. Le diseguaglianze crescono, la sanità pubblica è in piena emergenza e le risposte messe in campo dal Governo sono ad oggi insoddisfacenti. Dalle parole ai fatti, Cgil, Cisl e Uil hanno avviato unitariamente nei mesi di aprile e maggio una fase di mobilitazione con la realizzazione di una generalizzata campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori. Appuntamento alle ore 10.30 in piazza Maggiore con interventi di delegati, pensionati, e dei segretari generali Pierpaolo Bombardieri (Uil), Luigi Sbarra (Cisl) e Maurizio Landini (Cgil)”. L’obiettivo è “ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali”.

Molti i temi su cui i sindacati chiedono un radicale cambio di passo. A cominciare dalla “tutela dei redditi dall’inflazione e dall’aumento del valore reale delle pensioni e dei salari”. C’è poi il “rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati, in alcuni casi fermi da anni”. Altra richiesta: “riforma strutturale del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e su pensioni, tassazione extraprofitti e rendite finanziarie”. E ancora, “il potenziamento occupazionale e dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e del sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza con il riconoscimento del lavoro dei caregivers”. Poi la richiesta di maggiore sicurezza: “basta morti sul lavoro, contrasto alle malattie professionali e alla precarietà, centralità della sicurezza sul lavoro nel sistema degli appalti, eliminazione subappalti a cascata, lotta senza quartiere alle mafie ed al caporalato”. Cgil Cisl e Uil chiedono anche una “riforma del sistema previdenziale, sia sotto l’aspetto dell’accesso al diritto di pensione che a quello che riguarda l’importo degli assegni”. E infine, “politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare la transizione ambientale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo, puntando alla piena occupazione”.

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