Una tomba romana ‘interrata’ nell’ospedale “Creare un percorso Piacenza sotterranea”

È stato presentato il restauro di una tomba romana, rinvenuta nel 1998 in uno dei vani interrati dell’ospedale “Guglielmo da Saliceto”. I lavori sono stati realizzati con un contributo ministeriale di 63mila euro, sotto la direzione scientifica e tecnica della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza e con il sostegno dell’Azienda Usl di Piacenza, che ospita il monumento. I lavori edili e di valorizzazione e restauro sono stati condotti dall’impresa Pizzasegola Dioscoride e dalla restauratrice Alessandra D’Elia su progettazione dell’architetto Daniele Silva. Alla conferenza stampa hanno partecipato il direttore generale Ausl Paola Bardasi, la soprintendente Maria Luisa Laddago, l’assessore alla Cultura turismo e marketing territoriale del Comune di Piacenza Christian Fiazza, il funzionario archeologo della Soprintendenza e Rup dei lavori Marco Podini, il progettista dei lavori Daniele Silva e la restauratrice Alessandra D’Elia.

“Quando l’arte incontra la salute è un momento importante che dà gioia – ha detto Paola Bardasi – dà un senso di gratitudine e benessere psicofisico. Siamo contenti del risultato, è per noi importante poter offrire alla cittadinanza, con percorsi di sicurezza, la possibilità di vedere quest’opera d’arte restaurata”. L’opera, che si trova in un corridoio di servizio sotterraneo, riservato al passaggio del personale ospedaliero, non è attualmente visitabile. “Stiamo lavorando col Comune a un accordo per consentire visite programmate”, ha sottolineato Bardasi. Un progetto che si sposa con la filosofia del Comune di Piacenza: “Aprire i nostri spazi e renderli fruibili, dando la giusta dignità ai luoghi”, ha affermato Christian Fiazza.

“È stato realizzato un intervento di restauro, valorizzazione e fruizione – ha detto Maria Luisa Laddago -, grazie ai fondi del Ministero della Cultura. Il lavoro è durato cinque mesi. È molto importante per la città valorizzare gli elementi satellite – come gli scavi di via Trebbiola – collegati alla Sezione romana dei Musei civici di Palazzo Farnese”. “In questo punto della città – ha spiegato Marco Podini – tra via Trebbiola e la strada che portava verso Pavia si strutturavano le tombe delle persone più importanti e influenti della città. È una tomba a camera estremamente interessante, perché risale a un periodo molto antico, il secondo secolo avanti Cristo, e richiama le grandi tombe realizzate su un modello architettonico più volte riprodotto”. Podini ha annunciato che “sono stati stanziati 156mila euro per restaurare l’area archeologica di via Del Monte: stiamo creando un percorso di Piacenza sotterranea che dialoga col fulcro culturale piacentino, i Musei civici”.

“Abbiamo lavorato in primis sul contesto – ha rivelato Daniele Silva -. Siamo riusciti a scollegarci dal contesto ospedaliero per creare uno spazio espositivo che fosse idealmente collegato con gli spazi espositivi già presenti a Palazzo Farnese. Pertanto, abbiamo creato una cornice in corten che va ad abbracciare l’intera scena e concentra l’attenzione dei visitatori sul monumento antico”.

L’OPERA – La tomba, rinvenuta nel 1998, durante la costruzione del Polichirurgico, necessitava da tempo di un intervento di restauro e valorizzazione che consentisse di renderla fruibile. Nel maggio del 2021 è stata inaugurata la nuova sezione archeologica romana dei Musei civici di Piacenza a Palazzo Farnese, dove il letto in osso decorato rinvenuto all’interno della tomba ha trovato la sua definitiva sistemazione. L’intervento conservativo sulla tomba completa quindi l’opera di restituzione alla pubblica fruizione di questo rinvenimento e del relativo contesto archeologico.

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