Una nuova sonda ecografica donata a Pediatria dall’associazione Bambino cardiopatico

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Una sonda ecografica lineare con una definizione delle immagini di altissimo livello per indagare addome e polmoni. È questo l’importate dono che l’associazione Bambino cardiopatico di Piacenza ha voluto fare alla Pediatria diretta dal professor Giacomo Biasucci. La sonda è già in uso in reparto da gennaio. “Uno strumento fondamentale per il nostro lavoro – ha sottolineato la dottoressa Cristina Cicero, che con i professionisti Giuseppa Privitera e Akamin Raymond utilizza abitualmente il dispositivo – che ci consente di effettuare eco addome ed eco polmonari in totale sicurezza per i nostri piccoli pazienti valutando la presenza e l’andamento di una polmonite senza ricorrere alla radiografia”.

“Una donazione – ha sottolineato il direttore di Pediatria e Neonatologia Giacomo Biasucci ringraziando l’associazione ABC da anni al fianco del reparto – che si inserisce nel modello aziendale di offerta assistenziale completa nella logica di una copertura multidisciplinare della specialistica pediatrica. La nostra è una pediatria di terzo livello a direzione universitaria, grazie alla generosità dell’associazione i nostri professionisti possono contare su uno strumento di altissima qualità e precisione con una perfetta definizione dell’immagine che consente una più precisa e pronta diagnosi e un monitoraggio costante”.

Orgogliosi e felici il presidente dell’Associazione Ettore Pedretti e l’ex presidente Ivaldo Brignoni. “È un grande onore per me essere qui per la formalizzazione della sonda ecografica – ha sottolineato Brignoni -. Una donazione che ho fortemente voluto nel mio ruolo di presidente che ho ricoperto per oltre 30 anni e che ora si concretizza”. “Da sempre – ha aggiunto il presidente Pedretti – siamo al fianco del reparto del professor Biasucci donando attrezzature a supporto della professionalità dei medici. Questa sonda, che si interfaccia con la tecnologia già in uso alla Pediatria di Piacenza, consente ai professionisti una migliore visione nella valutazione dei polmoni, potenziando l’offerta sub specialistica del reparto. Un supporto concreto a un reparto che è un’eccellenza”. (fonte Ausl Piacenza)

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