“Chiunque può subire una truffa, non vergognatevi e denunciate sempre”

“Chiunque può essere vittima di un raggiro. I truffatori sono diventati sempre più fantasiosi e tecnologici: può arrivare uno strano sms inviato dalla vostra banca, con la richiesta di immettere dati sensibili. Ecco, nel dubbio fate una telefonata di controllo e poi chiamate noi forze dell’ordine. Non disturbate mai”. E’ l’appello della Questura di Piacenza, affidato alle parole di Angelo Di Legge, a capo della divisione anti crimine. Proprio in questi giorni, ha raccontato insieme al collega Michele Saglio, dirigente della Squadra Mobile, è stato possibile assicurare alla giustizia un truffatore, grazie ai nervi saldi della sua vittima. Una nonnina di 90 anni che non si è persa d’animo e ha chiamato il 113. La necessità di porre attenzione alla lotta alle truffe è stata sottolineata anche dal prefetto Paolo Ponta, a pochi giorni dal suo insediamento, proprio per l’impatto sociale che questi reati hanno sulla comunità.

“I numeri di emergenza e il personale che risponde ai numeri di emergenza sono sempre a disposizione dei cittadini, non abbiate paura – ribadisce Di Legge -. Ai cittadini diciamo di non avere paura, davanti a un dubbio devono chiamarci, non disturbano mai. Anzi, proprio il chiamare le forze dell’ordine e avere un riscontro in tempo reale possono essere i momenti vincenti per contrastare i truffatori”. “E’ quello che è accaduto l’altro giorno e che ci ha consentito di arrestare il truffatore – continua -. Insieme alle altre forze dell’ordine, noi della Polizia continuiamo a fare attività di sensibilizzazione perché tutti, giovani come anziani, possono essere vittima di raggiri”.

Quello più diffuso è quello dell’incidente, stratagemma utilizzato anche con la signora l’altro giorno. Si racconta che un parente prossimo è stato vittima di incidente e ha bisogno di soldi. “Si punta sull’emotività: chi riceve la telefonata non ragiona più e cade nel tranello. Noi invitiamo invece a fermarsi, a pensare e a fare un controllo: chiamare il proprio caro e verificare se davvero è rimasto coinvolto in un incidente. E chiamare noi, per fare una verifica. Ricordiamo poi – sottolinea – che nessun poliziotto o carabiniere viene a casa a chiedere soldi, per nessun motivo. Così come nessuna banca viene a controllare a domicilio se i soldi ritirati con il bancomat sono veri o falsi”. Altro raggiro molto ‘gettonato’ è quello della truffa d’amore: una bella ragazza o un affascinante giovanotto si dicono innamorati e, per superare un momento di difficoltà, iniziano a estorcere soldi. Tra le modalità più insidiose figurano anche quelle on line o via messaggio: truffatori sempre più esperti riescono a clonare il numero della banca e chiedono dati, per poter avere accesso al conto corrente e ripulirlo.

Che fare, se nonostante tutti gli avvisi, si cade vittima di un raggiro? “Non bisogna vergognarsi, ma denunciare. E’ l’unico modo per individuare i responsabili e fermarli – dice il dirigente dell’Anticrimine -. Molto spesso si tratta di persone che vengono da fuori città e vogliono “ottimizzare” il viaggio, quindi commettono truffe in serie. Anche in questo caso la tempestività della telefonata può fare la differenza e impedire nuovi raggiri”.

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