Piacenza accoglie Patrick Zaki “In Egitto vincerà ancora al Sisi, ma continueremo a lottare per la libertà” fotogallery

Uno striscione fatto da tante bandiere della pace ha accolto Patrick Zaki sul binario 4 della stazione di Piacenza. L’attivista italo-egiziano, detenuto per ventidue mesi, dal febbraio 2020 al dicembre 2021, nelle carceri di Mansura e Tora, è arrivato poco dopo mezzogiorno in treno da Milano ed è stato salutato da una delegazione di cittadini, sindacalisti della Cgil e membri di associazioni come Amnesty, Libera ed Emergency. Oggi pomeriggio, 11 dicembre, alle 18 Patrick Zaki ha presentato il suo libro “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia” alla Camera del Lavoro di Piacenza. L’incontro, promosso da Cgil, Amnesty e La nave di Teseo, è stato trasmesso in diretta streaming sul sito nazionale di broadcasting della Cgil, www.collettiva.it, sul canale Youtube sempre di Collettiva e sulle pagine Facebook della Cgil Emilia-Romagna, della Cgil di Piacenza, della Cgil di Rimini e sul profilo Instagram di Amnesty International Piacenza”.

A margine dell’incontro in Camera del Lavoro, Zaki ha incontrato i giornalisti piacentini e ha parlato della delicata situazione in Medioriente. “Io sono un attivista dei diritti umani e sono quindi contrario a ogni forma di violenza contro i civili – ha detto -. Bisognerebbe però capire quali siano le ragioni che hanno portato all’attacco del 7 ottobre. La Palestina è una prigione a cielo aperto, bisognerebbe chiedersi come si vive in quei luoghi, con la popolazione in condizioni di apartheid. E’ il governo israeliano ad aver spinto le cose. Io sono per il cessate il fuoco, ma questo andrebbe chiesto in maniera chiara prima a Israele e anche agli Stati Uniti, che ritiene che questo non sia possibile”.

“Negli ultimi dieci anni la situazione politica in Egitto è stata molto complicata, come ben sappiamo – ha detto Zaki rispondendo alla nostra domanda sulla molto probabile riconferma di Abdel Fattah al-Sisi come presidente della Repubblica egiziana alle elezioni che si stanno tenendo in questi giorni -. Non c’è un’opposizione, buona parte dei leader sono finiti in carcere, di conseguenza è chiaro che alle prossime elezioni vincerà ancora al-Sisi. Questo non significa che noi non dobbiamo continuare a lottare per la libertà e soprattutto per le condizioni dei nostri colleghi che sono rimasti in carcere tutto questo tempo. Ovviamente speriamo che davanti a noi ci siano dei giorni di maggior positività e che qualcosa possa succedere”.

L’INCONTRO CON IL SINDACO TARASCONI – Rispetto dei diritti umani, inclusione sociale e il ruolo fondamentale della scuola nell’educare le nuove generazioni a questi valori universali, come più efficace antidoto alla violenza e alle discriminazioni. 
Si è incentrato su questi temi l’incontro di questa mattina nell’ufficio della sindaca Katia Tarasconi, che ha accolto la richiesta di Amnesty International, con l’attivista egiziano Patrick Zaki, che nell’occasione ha anche ribadito la gratitudine nei confronti delle istituzioni, dei cittadini e delle associazioni impegnatesi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda della sua detenzione in Egitto. Tra le realtà in prima linea in questo percorso c’è, per l’appunto, Amnesty International, la cui referente locale Lidia Gardella, unitamente alla consigliera comunale Costanza De Poli e a una rappresentanza della Cgil, con il segretario Ivo Bussacchini, era tra i presenti a Palazzo Mercanti.

Incontro Zaki-Tarasconi

PARTECIPAZIONE IN PRESENZA – Si invitano le persone che vogliono assistere in presenza alla presentazione del libro “Sogni e Illusioni di Libertà. La mia Storia” di Patrick Zaki, in sala Nelson Mandela (via XXIV Maggio, 18) di presentarsi intorno alle 17:30, quindi almeno mezz’ora prima dell’inizio previsto per le 18. Sarà attivo il servizio bar del Circolo Arci Casa dei Lavoratori”. Zaki arriverà a Piacenza in treno al mattino dopo le presentazioni del suo libro a Ginevra, Basilea, Roma e Milano; ad accoglierlo, oltre al segretario della Camera del Lavoro di Piacenza, Ivo Bussacchini, alla responsabile di Amnesty Piacenza, Lidia Gardella, e al giornalista piacentino Mattia Motta che lo intervisterà, ci saranno attivisti e scolaresche. Nel corso della giornata, Zaki incontrerà anche dei lavoratori e delle lavoratrici della logistica negli spazi della Camera del Lavoro. Previsto un saluto della sindaca di Piacenza all’attivista egiziano, per poi lasciare spazio all’incontro in Camera del Lavoro alle 18.

L’iniziativa pubblica sarà incentrata sulla presentazione del libro, edito dalla Nave di Teseo, in cui per la prima volta è Zaki stesso a raccontare il periodo della detenzione nelle carceri egiziane, dal 7 febbraio 2020 all’8 dicembre 2021. Una restrizione avvenuta a causa di alcune sue prese di posizione sui social network e per le sue opinioni. Al momento dell’arresto Zaki era studente di un master all’Università di Bologna, e la sollevazione accademica, le iniziative civili e la “scorta mediatica” dei mezzi di informazione giocarono un ruolo chiave nella sua liberazione: si passò dalla cittadinanza italiana votata da Camera e Senato alla successiva amnistia del presidente egiziano Al-Sisi. E da tutto questo arrivò la sua liberazione. “È stato il mio modo di resistere – scrive Zaki sulla quarta di copertina del suo primo libro – Anche quando attraversavo le situazioni peggiori, pensavo: un giorno scriverò questa cosa, un giorno denuncerò tutto.”

 

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