De Micheli sconsiglia a Schlein di candidarsi alle europee “Pd non è partito di un leader solo”

Paola De Micheli, parlamentare piacentina del Partito Democratico e consigliere comunale, sconsiglia a Elly Schlein, la segretaria del partito, di candidarsi a un seggio alle prossime elezioni europee di primavera. Lo ha fatto con un intervento su “L’Unità” e attraverso un’intervista al “Corriere della Sera” di domenica 14 gennaio. L’ex Ministro dei Trasporti vede diverse controindicazioni a una candidatura diretta della segretaria nazionale, le stesse perplessità manifestate in questi giorni dall’ex premier dell’Ulivo Romano Prodi. In particolare sottolinea che una candidatura di Elly Schlein ad un seggio che non manterrebbe rischierebbe di far identificare il Pd come “il partito del leader”. “C’è già il partito di Giorgia Meloni – dice – per questo”.

“Capisco chi pensa che possa essere un bene – afferma De Micheli al Corriere – che Elly Schlein si candidi per Bruxelles, Si punta sul traino vincente della segretaria. Ma le controindicazioni per questa operazione sono diverse. L’effetto che inevitabilmente genererebbe sulla corsa delle altre candidate. La segretaria capolista dovrebbe lasciare il posto al secondo, un uomo, per via dell’alternanza”. De Micheli spiega infatti che “le Europee sono le uniche elezioni dove le preferenze sono tre, mentre alle Comunali e alle Regionali sono due” e quindi “gli elettori sono più abituati alle due preferenze. E poi c’è da rilevare che già a esprimere la seconda preferenza sono davvero in pochi. Ricordo che successe così quando alle elezioni del 2022 mi sono candidata a Piacenza”. E poi aggiunge: “Una candidatura della segretaria porterebbe il resto del partito a impegnarsi con poco entusiasmo nella competizione elettorale. C’è invece bisogno di tutte le forze in campo, in un impegno collettivo ad ogni livello di tutte e di tutti”.

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