“Nella assegnazione degli alloggi popolari deve prevalere il bisogno, basta discriminazioni”

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La Regione Emilia Romagna nelle scorse settimane ha approvato un provvedimento importante, dopo un lungo confronto con le parti sociali e le amministrazioni comunali della Regione. La delibera, che dovrà essere approvata dall’Assemblea Regionale, interviene finalmente su diversi aspetti della gestione degli alloggi popolari da parte dei Comuni e delle Acer che da tempo il Sunia e le altre associazioni dei conduttori, unitamente alle organizzazioni sindacali confederali, sollecitavano. Si interviene sul numero crescente di alloggi vuoti, che in assenza delle risorse nazionali che questo Governo nega fin dalla sua nascita, oramai hanno raggiunto un numero rilevante: sono oltre 6mila quelli in attesa di ristrutturazione, numero destinato a crescere, consentendo ai Comuni di realizzare progetti economicamente sostenibili per la loro riqualificazione, oltre a favorire accordi tra Comuni per un più razionale utilizzo del patrimonio pubblico. Nella delibera poi si affronta il tema, oggetto anche questo di nostre sollecitazioni regionali e locali, dei Regolamenti comunali recentemente approvati da alcuni Comuni che risultano discriminatori nell’assegnazione degli alloggi Erp. Il tema quindi è oggettivamente delicato in quanto parliamo di patrimonio pubblico che dovrebbe essere messo a disposizione di tutti cittadini senza discriminazione alcuna.

In questi giorni, i rappresentanti di queste amministrazioni hanno manifestato il loro disappunto adducendo argomentazioni pretestuose per nascondere l’essenza delle discriminazioni presenti nei loro Regolamenti. Discriminazioni peraltro già oggetto di sentenze che hanno condannato le amministrazioni a modificarli. In particolare questi Regolamenti, contrariamente a quanto sostenuto in recenti interviste e prese di posizione, discriminano cittadini italiani e non, residenti nel territorio. Attribuire una premialità eccessiva al requisito della residenzialità fa sì che, ad esempio, chi è iscritto da più anni alle graduatorie Erp di un Comune in cui risiede o lavora possa essere scavalcato da qualcuno che si è appena iscritto, il cui bisogno dunque è più recente, ma è nato in quel Comune. Il Sunia Emilia Romagna ritiene che la delibera e la sua approvazione in Assemblea Legislativa permettano di avviare il confronto su quei Regolamenti per cancellare queste discriminazioni. Il criterio, non ci stancheremo mai di affermarlo, deve essere quello del bisogno, nell’amara consapevolezza che purtroppo il patrimonio pubblico attuale non riesce a dare una risposta a tutti quelli che avrebbero diritto a una casa popolare. (nota stampa)

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