C’è ancora cinema: torna il pubblico in sala “Tanti i giovani, apprezzati i film d’autore”

Non solo Paola Cortellesi, Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christopher Nolan: il pubblico si è nuovamente innamorato del cinema, lo testimoniano le file di spettatori in attesa di entrare in sala. Anche se il film in programmazione non è il classico blockbuster, ma una proposta d’autore. Come La chimera di Alice Rohrwacher, che all’inizio aveva faticato a trovare spazio nella programmazione, tanto da spingere la regista e l’attore protagonista Josh O’ Connor a lanciare un appello affinché la pellicola potesse fare breccia nelle sale. Più che l’invito a una migliore distribuzione, a sortire l’effetto sperato è stato il passaparola tra gli spettatori, via via più numerosi tanto da far prevedere nuove uscite del film. Con il pubblico in paziente attesa, in coda, aspettando di entrare. Una scena già vista nei mesi scorsi con C’è ancora domani, l’apprezzata pellicola di Paola Cortellesi. E replicata ancora, in questi giorni, per assistere al capolavoro di Yorgos Lanthimos, Povere Creature, un’opera visivamente esplosiva esalata dall’interpretazione di Emma Stone.

Davvero c’è ancora voglia di cinema, nonostante le piattaforme di streaming e le difficoltà patite durante i lockdown? Gli esercenti piacentini si sbilanciano su un cauto ottimismo, con numeri che si stanno avvicinando a quelli registrati nella fase pre covid. Giacomo Bertamoni, gestore del cinema Politeama a Piacenza, parla di un incremento della vendita degli ingressi. “La qualità dei titoli è indispensabile – dice – per portare il pubblico in sala. Da parte nostra, in un momento in cui tutti i prezzi sono in aumento e si cerca di tagliare le spese, abbiamo ritenuto di non modificare il costo del biglietto. Il nostro auspicio è che anche questa decisione abbia un effetto positivo nel riportare la gente in sala”. “A partire da dicembre abbiamo proposto un percorso d’autore che è stato molto apprezzato – spiega Alberto Tagliafichi del Jolly 2, che parla di un raddoppio degli ingressi rispetto ai mesi precedenti -. Un’escalation autorale che ha fatto di nuovo innamorare il pubblico del cinema, con Perfect Days di Wim Wenders e Foglie al Vento di Aki Kaurismaki. Questo non toglie che ci siano film, ugualmente meritevoli, che non vengono apprezzati. Per alcuni invece scatta invece un meccanismo di passaparola, che vediamo soprattutto tra gli spettatori più giovani. Sono loro ad essere tornati in sala”.

“Diciamo che il de profundis del cinema, con l’affermarsi delle piattaforme e le problematiche legate al covid, non c’è stato” afferma Natalia Rampini, del multisala Corso a Piacenza che ospiterà, il 17 febbraio, l’anteprima nazionale de La zona di interesse di Jonathan Glazer con Sandra Hueller, già protagonista del recente Anatomia di una caduta. “Sono aumentati gli spettatori, anche nelle proiezioni del pomeriggio e sono anch’io d’accordo nel dire che sono i ragazzi ad essersi nuovamente innamorati del cinema. Qualche giorno fa un’intera classe è venuta con i professori – racconta – ad assistere alla proiezione pomeridiana di Foglie al Vento. E’ vero che la differenza la fanno i titoli. Nel periodo di Natale abbiamo avuto ottimi riscontri con Il ragazzo e l’airone, la pellicola che ha segnato il ritorno di Hayao Miyazaki – continua -. Poi c’è stato il caso de La Chimera, il film è stato riproposto nelle sale e funziona. Il pubblico è più attento e esigente, si lascia consigliare su pellicole che meritano”. Un effetto positivo che raggiunge anche le eroiche sale cinematografiche di provincia, come il Cinema Le Grazie di Bobbio. “Anche noi stiamo ritornando a numeri pre-pandemia, da cosa dipenda è difficile da dire – commenta Cosetta d’Isola – probabilmente è un bel mix tra pellicole di qualità e la voglia di riprendersi spazi collettivi”. “Noto che è cambiato un po’ il nostro pubblico, si è rinnovato con nuove frequentazioni, spesso di turisti che non riescono ad andare al cinema in città e sono in visita a Bobbio”. Oppure anche gruppetti di amiche che si danno appuntamento per altri motivi e poi decidono di proseguire la serata al cinema. A questo poi si aggiunge, sottolinea Cosetta “il nostro piccolo gruppo di affezionati cinefili che non hanno mai smesso di frequentare la sala”.

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