Gragnano e Rottofreno i comuni più giovani, in provincia 60 cittadini “a carico” ogni 100 lavoratori

Gragnano Trebbiense e Rottofreno sono i comuni più giovani della provincia di Piacenza, con un’età media di 44,4 anni. Il più “vecchio” invece è Cerignale con una media di 63,7 anni. Di recente Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, ha elaborato i dati demografici degli stati membri, da cui emerge che l’Italia – con un’età mediana (non media) di 48,4 anni nel 2023 – è il Paese più anziano del continente. Per età mediana si intende che metà della popolazione italiana ha più di 48,4 anni e l’altra metà ne ha meno. L’età media dei residenti in Italia, invece, secondo l’Istat, è di 46,4 anni. Piacenza, tra le province, è circa a metà classifica con un’età media di 47,1 anni, più alta di quella nazionale. Un dato che fa riflettere è l’indice di dipendenza strutturale, che evidenzia come a Piacenza per ogni 100 persone in età da lavoro ce ne siano quasi 60 “a carico”, troppo giovani o troppo anziane per lavorare. Abbiamo confrontato i dati dei singoli enti amministrativi per capire se siamo più “vecchi” o più “giovani” della media.

eurostat grafico invecchiamento popolazione
L’età mediana in Italia è aumentata di 4 anni dal 2013 al 2023 (Fonte Eurostat)

Piacenza è più “anziana” della media italiana. I piacentini, in media, hanno 47,1 anni. La provincia con l’età media più alta d’Italia è Savona con 50,1 anni, seguono Biella con 50 e Oristano con 49,8 anni. Le più giovani, a pari merito, sono la città metropolitana di Napoli e la provincia di Caserta con 43,1 anni. L’Emilia Romagna ha un’età media di 46,8 anni: in regione la più giovane è Reggio Emilia (45,4 anni di media), la più vecchia Ferrara (49,6 anni).

municipio di gragnano trebbiense
Il municipio di Gragnano Trebbiense

I COMUNI PIACENTINI – Già nel 2019 Rottofreno era il paese più giovane della provincia con una età media di 43,6 anni. Negli ultimi anni il dato è cresciuto, fino ai 44,4 anni del 2023 che confermano comunque il primato del comune della bassa Valtrebbia – ex aequo con Gragnano – fra i meno anziani del Piacentino. Il più vecchio è Cerignale con un’età media di 63,7 anni, seguono Zerba con 62,6 anni e Farini con 60,6 anni. Sotto i sessanta e sopra i cinquant’anni di media anche Ottone (58,5), Ferriere (58,3), Morfasso (58), Corte Brugnatella (56,2), Coli (54,8), Alta Val Tidone (54,7), Bobbio (53,6), Piozzano (53,5), Bettola (52,8), Gropparello (52,7), Travo (51,9), Vernasca (51,7), San Pietro in Cerro (50,1), Ziano Piacentino (50,0). Tutti gli altri comuni hanno una popolazione di età media compresa fra i 44 e i 49 anni. Nell’ordine, dal più anziano al più giovane: Villanova sull’Arda (49,5), Ponte dell’Olio (49,4), Lugagnano Val d’Arda (49,4), Pianello Val Tidone (49,3), Agazzano (49,1), Castell’Arquato (48,9), Gazzola (48,8), Besenzone (48,4), Monticelli d’Ongina (48,1), Rivergaro (47,3), Alseno (47,3), San Giorgio Piacentino (47,2), Castelvetro Piacentino (47,2), Calendasco (47,2). Solo quindici comuni su quarantasei sono sotto la media provinciale: Carpaneto Piacentino (46,8), Fiorenzuola d’Arda, Caorso e Vigolzone (46,6), Piacenza (46,4), Podenzano (46,3), Cortemaggiore (46,2), Cadeo (45,9), Borgonovo Val Tidone (45,8), Gossolengo (45,7), Pontenure (45,5), Sarmato (45,1), Castel San Giovanni (44,7), Rottofreno e Gragnano Trebbiense (44,4).

Comune di Rottofreno
Il municipio di Rottofreno

“A CARICO” CONTRO LAVORATORI – Un dato interessante è l’indice di dipendenza strutturale, ovvero il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, in provincia di Piacenza nel 2023 ci sono 59,7 individui a carico, ogni 100 che lavorano. Il dato è di poco superiore a quello nazionale (57,4) e va di pari passo (anche se non direttamente proporzionale) con l’età media. Per analizzarlo meglio, bisogna sapere che a Piacenza e provincia, su una popolazione totale di 284mila 220 abitanti, 34mila 820 sono bambini e preadolescenti (0-14 anni) e 71mila 484 per l’Istat sono “anziani” (dai 65 anni in su) contro una fascia intermedia che conta 177mila 916 individui. Dunque, 106mila 304 cittadini troppo giovani o troppo vecchi per lavorare, che in teoria non producono reddito, e quindi a carico di familiari o dello Stato, che sono il 37,4% della popolazione totale. Un altro aspetto che emerge è che gli anziani sono più del doppio rispetto ai giovanissimi: per ogni 100 “under 14” ci sono 205 “over 65”. Un dato superiore a quello nazionale: in Italia per ogni 100 giovanissimi (0-14 anni) ci sono 193 anziani (over 65).

Zerba
Zerba (archivio)

In quattro comuni la somma dei cittadini teoricamente “a carico” coincide o è superiore a quella di chi può creare reddito. A Zerba, su 71 residenti, solo due hanno meno di 14 anni, 38 ne hanno 65 o più e 31 sono nella fascia intermedia. Ciò significa che il 73,2% della popolazione è “a carico” e il 26,8% è in età da lavoro. L’indice di dipendenza strutturale di Zerba, pari a 129, è il più alto della provincia. Gli altri due paesi in cui la bilancia pende dalla parte di bambini e (soprattutto) anziani sono Cerignale (indice 116,7) con 4 bambini, 59 anziani e 54 potenziali lavoratori e Morfasso (indice 106) con 54 bambini, 403 anziani e 431 potenziali lavoratori. A Ferriere, invece, è in perfetto equilibrio: 63 “under 14”, 493 “over 65” e 556 in fascia intermedia. L’indice di dipendenza strutturale è pari a 100. Dall’altra parte della lista, il comune con la più alta percentuale di potenziali lavoratori è Gossolengo (indice 51,1) che annovera nella sua popolazione 739 bambini, 1.193 anziani e 3.783 persone fra i 15 e i 64 anni. Poi ci sono San Pietro in Cerro (indice 52) con 64 bambini, 200 anziani e 508 “intermedi” e Rottofreno (indice 53,1) con 1.725 bambini, 2.514 anziani e 7.987 “intermedi”. L’indice di Piacenza capoluogo è identico a quello provinciale: 57,1. In città – dati del 1° gennaio 2023 – si contano 13.199 “under 14”, 25.223 “over 65” e 64.306 in fascia intermedia (15-64 anni).

eurostat grafico indice dipendenza strutturale
Dopo il Portogallo, l’Italia è il Paese con più anziani (over 65) rispetto ai giovanissimi (0-14 anni) (Fonte Eurostat)

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