“L’insopportabile male che si consuma accanto a noi” Al Corso la prima de La Zona di Interesse

La tranquilla vita del gerarca e della sua famiglia ariana, mentre di là dal muro si consuma l’abominio. “La zona d’interesse” non è solo un film da vedere, ma anche da ascoltare con grande attenzione. Sono i suoni, abilmente utilizzati dal regista Jonathan Glazer, ad accompagnare dall’inizio alla fine un racconto oggettivamente disturbante e rappresentato senza sconti: rumori di fondo di urla strozzate, clangore metallico, i colpi di pistola e il fuoco che brucia nei forni i corpi degli ebrei deportati nella macchina dello sterminio nazista.

La Zona di Interesse cinema Corso

Dalla sala del cinema Corso, che ha proiettato in prima nazionale la pellicola candidata a cinque Oscar, il folto pubblico è uscito certamente con sentimenti ambivalenti, la consapevolezza di aver assistito a un grande film e al contempo a uno spettacolo brutale, quello della negazione dell’umano. E’ stata una serata evento, quella di sabato 17 febbraio, svolta in collaborazione con il Comune di Piacenza, l’Istituto di storia contemporanea di Piacenza (Isrec) e l’Anpi provinciale. In apertura hanno introdotto la proiezione Carla Antonini, direttrice dell’Isrec, e Giulia Piroli, presidente della sezione Anpi cittadina “Medina Barbattini”, e l’assessore comunale Mario Dadati.

“La zona d’interesse” è tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore inglese scomparso di recente Martin Amis, che a sua volta si è ispirato alle memorie di Rudolf Höss, il comandante del campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia. La sua famiglia con moglie (la grande Sandra Huller), figli piccoli, il cane e una nutrita servitù, vive nell’abitazione con tanto di giardino, serra floreale e piscina, al di qua del muro di recinzione del lager, in una dimensione parallela: “un’isola grottesca”, come l’avrebbe definita Primo Levi, nella prefazione al libro di memorie di Hoss, uscito dopo la guerra. Oltre il filo spinato intanto le ciminiere sputano fumo nero senza tregua e la soluzione finale viene ridotta nei dialoghi dei gerarchi del regime hitleriano a pura questione burocratica e di efficienza organizzativa, per indirizzare nei crematori più persone nel minor tempo possibile.

Come ha sottolineato nella sua presentazione in sala, il critico Carlo Confalonieri la grande forza del film sta nello sguardo assunto dalla cinepresa, imposto dal regista Glazer, che porta lo spettatore all’interno della casa del comandante nazista e nell’ordinario delle sue dinamiche familiari, rappresentando con crudeltà il meccanismo che porta a sopportare il male accanto a noi, anche quello più estremo. Il film ha ottenuto cinque nomination agli Oscar 2024 nelle categorie più importanti e prestigiose, quali “miglior film”, “miglior regia”, “miglior film internazionale”, “miglior sceneggiatura non originale” e “miglior sonoro”, e nove candidature ai Bafta. Già nominato ai Golden Globe come miglior film drammatico e come miglior film straniero, vincitore del Gran Premio Speciale della Giuria e del premio Fipresci alla 76esima edizione del Festival di Cannes.

LA ZONA D’INTERESSE
Solo il 17 febbraio in Anteprima Nazionale
Regia: Jonathan Glazer
Genere: Drammatico, Storico
Cast: Sandra Hüller, Christian Friedel, Ralph Herforth, Max Beck, Sascha Maaz
Paese: Gran Bretagna, Polonia, USA – 2023
Durata: 1h – 45 min

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.