Finta telefonata dalla banca e dal conto spariscono 50mila euro

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Tra i raggiri informatici più frequenti figura la finta della telefonata dalla propria banca per estorcere dati sensibili, come numero di conto e pin. Una vittima è un piacentino di circa 70 anni: l’uomo ha riferito alla Questura di Piacenza di aver ricevuto una chiamata da un’utenza riconducibile alla propria banca, ove un operatore che asseriva essere dell’ufficio di sicurezza informatica dell’istituto bancario, gli ha riferito che era in atto un tentativo di frode ai danni del denunciante.

“La persona offesa, essendo un cliente della stessa banca, non nutriva alcun dubbio su quanto gli era stato riferito dall’operatore. Il truffatore ha detto che il suo conto corrente sarebbe stato bloccato con tutte le varie applicazioni, in modo che ignoti non potessero appropriarsi indebitamente del denaro depositato sul suo conto” – fa sapere la questura di Piacenza. “La vittima, rimanendo in costante contatto telefonico con il fantomatico operatore, ha ricevuto una serie di SMS nei quali erano riportati dei codici OTP che comunicava direttamente al malfattore. Successivamente il truffatore ha chiesto di confermare tutti i suoi dati anagrafici e il codice cliente riferito al suo conto, aggiungendo che a breve gli sarebbe arrivato un PIN temporaneo per l’attivazione della Smart App. Al termine della telefonata, l’operatore ha comunicato che avrebbe fatto delle simulazioni di bonifici bancari. La sera, la vittima ha ricevuto una nuova telefonata, dove lo stesso operatore gli ha confermato di aver bloccato ogni operazione fraudolenta e che nella giornata successiva alle ore 11, avrebbe dovuto ricevere una nuova telefonata che gli confermava la riattivazione del proprio conto e che quindi si doveva recare presso la sede della banca a Piacenza”.

L’uomo ha ricevuto ulteriori SMS da parte dell’istituto bancario – quello vero – nei quali gli veniva riferito di contattare il servizio clienti per anomalie nel suo conto: ha così scoperto di essere stato truffato e che era stato fatto un bonifico di 49.000 euro a favore dell’IBAN di un soggetto residente in altra Regione. “Le indagini della Squadra Mobile – informa la questura – hanno permesso di denunciare per truffa tale soggetto, un quarantacinquenne italiano originario del Piemonte ma residente a Fermo, ed eseguire una misura cautelare del sequestro del contro corrente del truffatore, riuscendo a sottoporre a sequestro preventivo 11.500 euro, notificata per il tramite della Squadra Mobile di Fermo”.

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