Nuovo caso di meningite in una 16enne, sospetto focolaio. L’Ausl “Chi era al Luxury sabato sera venga a Piazzale Milano”

Nuovo caso di meningite a Piacenza. Una ragazza di 16 anni, contatto stretto del 17enne risultato positivo ieri al meningococco, ha mostrato sintomi suggestivi per infezione da meningococco ed è stata ricoverata in ospedale. Le sue condizioni non destano preoccupazione ma in via precauzionale, i professionisti dell’Igiene e sanità pubblica hanno deciso di procedere alla chiamata diretta di tutti i contatti (familiari, compagni di classe e amici) della giovane studentessa, identificati mediante specifica indagine, per somministrate l’antibiotico, come previsto dai protocolli in questi casi. Dal colloquio con la ragazza è emersa anche la sua presenza nella notte tra le ore 23.30 di sabato 6 aprile e le 2.30 di domenica 7 aprile in un locale cittadino (Luxury lounge bar). I sanitari hanno contattato i titolari della discoteca e hanno richiesto la lista dei dipendenti per invitarli a sottoporsi, a scopo precauzionale, alla profilassi prevista. Allo stesso modo si invitano tutte le persone che sono state presenti nel locale nel giorno e negli orari indicati a recarsi domani 11 aprile, dalle ore 11.30 alle 13.30 negli ambulatori di Igiene pubblica di piazzale Milano 2. È necessario utilizzare l’accesso laterale da viale Sant’Ambrogio, seguendo il percorso opportunamente segnalato. A tutti i frequentatori del locale presenti nella fascia oraria indicata sarà somministrata la profilassi preventiva (una compressa di antibiotico).

“Ricordiamo che la meningite – evidenzia la dottoressa Alessandra Rampini, direttore di Igiene e Sanità pubblica – si trasmette da persona a persona attraverso le secrezioni respiratorie. Nel caso di malattia invasiva da meningococco sono considerati contatti stretti coloro che, nei 7 giorni precedenti, abbiano condiviso l’abitazione o un ambiente di studio (la stessa classe) o di lavoro (la stessa stanza) o lo stesso mezzo di trasporto per viaggi di alcune ore, abbiano dormito nella stessa casa o mangiato allo stesso tavolo del malato o abbiano avuto contatti con la sua saliva (attraverso baci, stoviglie, spazzolini da denti, giocattoli) o abbiano avuto contatti ravvicinati (per esempio in condizioni di sovraffollamento o in discoteca). La sorveglianza sanitaria dei contatti è importante per identificare chi dovesse presentare febbre o altri sintomi suggestivi, in modo da diagnosticare e trattare rapidamente eventuali ulteriori casi e per impedire la trasmissione del batterio ad altri individui. In presenza di un caso di malattia da meningococco, il periodo della sorveglianza sanitaria è di 10 giorni dall’esordio dei sintomi nel paziente”. “Non è invece necessario – specifica l’esperta – prevedere alcuna azione di disinfestazione degli ambienti: è sufficiente areare adeguatamente i locali”.

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