Come siamo diventati i “Brancaleoni”, la prima squadra piacentina di rugby integrato fotogallery

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Il 13 aprile scorso hanno fatto il loro debutto davanti al pubblico di casa del “Beltrametti”, giusto prima della partita della formazione elite dei Sitav Lyons. Tre anni fa, invece, quando si sono incontrati per la prima volta sul rettangolo d’erba non erano una squadra, e come tutti quelli che si approcciano al rugby dovevano capire una cosa fondamentale: come tenere stretta quella dannata palla ovale che va portata in meta, correndo più forte che puoi.

Oggi loro sono i Brancaleoni, la prima formazione piacentina di rugby integrato che permette di scendere in campo ad atleti con disabilità. Sono diventati una squadra grazie al lavoro svolto con passione e continuità da Camilla Merli, che nella vita fa l’educatrice e sul campo la loro allenatrice insieme a Luca Petillo, giocatore della prima squadra dei Lyons. “Ho giocato a rugby per tanti anni e una volta finita la mia carriera non sono riuscita a smettere. Ho 40 anni – dice Camilla – e per un infortunio ho dovuto chiudere con l’agonismo due anni prima del previsto, così ho cominciato a giocare negli ‘old’, e allo stesso tempo ho avuto la possibilità di conoscere meglio la società dei Lyons”. Camilla ha praticato il rugby femminile agonistico in serie A nella formazione delle ‘Lupe’, una parentesi a Colorno e poi è tornata a Piacenza. Oggi il rugby femminile a Piacenza non è presidiato da una formazione, “ci sono tante ragazze che giocano in varie società ma non ne abbiamo una nostra come qualche anno fa”. In questa intervista ci racconta come ha guidato l’avventura dei Brancaleoni.

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