Corruzione, arrestato l’ad di Iren Signorini. “Deleghe assegnate a presidente e vice”

C’è anche l’amministratore delegato di Iren Paolo Emilio Signorini fra le persone arrestate dalla Guardia di Finanza nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Genova per corruzione. Le accuse riguarderebbero il periodo in cui Signorini era presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale, quindi non sarebbero il relazione con il ruolo ricoperto nella multiutility partecipata anche dal Comune di Piacenza. In una nota, il gruppo Iren dichiara di aver “attivato le procedure per garantire la continuità aziendale”. Nell’ambito dell’inchiesta, sono finiti ai domiciliari il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e l’imprenditore Aldo Spinelli, noto per il suo impegno sportivo come presidente del Genoa e del Livorno dagli anni ’80 al 2020. In carcere, invece, Signorini, attuale ad di Iren SpA.

Misure interdittive anche per gli imprenditori Mauro Vianello, accusato di corruzione nei confronti di Signorini, e per Francesco Moncada, nel Cda di Esselunga, accusato di corruzione nei confronti di Toti. Ai domiciliari, fra gli altri, anche il capo di gabinetto di Toti, Matteo Cozzani, accusato di “corruzione elettorale” aggravata dall’agevolazione mafiosa, in particolare al clan Cammarata del Mandamento di Riesi. Nei confronti di Paolo Emilio Signorini, Aldo Spinelli e del figlio Roberto Spinelli, il gip ha inoltre disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per un importo complessivo di oltre 570mila euro, ritenuti profitto dei reati di corruzione contestati.

DELEGHE RIASSEGNATE – “Il Consiglio di Amministrazione di Iren si è riunito oggi d’urgenza, in via straordinaria, in seguito alla diffusione di notizie di stampa relative a un’ordinanza di misure cautelari disposta nei confronti dell’Amministratore Delegato Paolo Signorini dall’Autorità Giudiziaria di Genova. Il CdA – fa sapere il gruppo -, nel prendere atto dell’oggettiva impossibilità temporanea da parte dell’Amministratore Delegato di esercitare le proprie deleghe e con l’obiettivo di assicurare stabilità e continuità alla gestione aziendale, ha attivato quanto previsto dal contingency plan interno al Gruppo e ha deliberato di revocare temporaneamente le deleghe all’AD, assegnandole agli altri due Organi Delegati”.

“In particolare, al Presidente Luca Dal Fabbro oltre alle deleghe attuali, ovvero: Comunicazione, Relazioni Esterne e Public Affairs; Associazioni; Internazionalizzazione e Progetti Strategici; Affari Regolatori; Permitting; Innovazione; Finanza e Investor relations; Segreteria Societaria; M&A, sono state affidate anche le seguenti deleghe: Business Unit Ambiente; Business Unit Energia; Business Unit Mercato; Business Unit Reti; Affari Legali; Energy Management; Amministrazione, Pianificazione e Controllo. Al Vice Presidente Moris Ferretti, oltre alle deleghe attuali, ovvero Affari Societari, Corporate Social Responsibility e Comitati Territoriali, Internal Audit e Compliance, Personale e Organizzazione, sono state affidate anche le seguenti deleghe: Approvvigionamenti, Logistica e Servizi; Tecnologie e Sistemi informativi; Risk Management”.

“Questo assetto garantisce la piena continuità delle attività aziendali per il conseguimento degli obiettivi contenuti nel Piano Industriale” – conclude la nota aziendale.

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