Nasce Casa Lilla per le persone affette da disturbi dell’alimentazione “A Piacenza 208 casi” fotogallery

Taglio del nastro a Piacenza per Casa Lilla, il centro dedicato all’assistenza e la cura di persone affette da disturbi della nutrizione e alimentazione (DNA). Pensato come un luogo familiare e confortevole, al suo interno si svolge tutta l’attività di riabilitazione psiconutrizionale delle persone affette da anoressia, bulimia o altri disturbi della nutrizione e alimentazione: qui hanno trovato sede ambulatori e servizi dedicati, ma anche una zona soggiorno e una cucina per i pasti assistiti. Pur essendo collocata all’interno dell’ospedale di Piacenza, è dotata di un accesso indipendente da via Campagna 62 e di spazi esterni con aree verdi e uno spazio con porticato riservato alle persone che frequentano il centro.

Un servizio di grandissima importanza per curare i disturbi del comportamento alimentare, una problematica che va affrontata in maniera multidisciplinare, trattando non solo l’aspetto fisico quanto quello mentale – sottolinea il direttore generale Ausl Paola Bardasi -. Sono 208 le persone seguite dal centro, prevalentemente donne e con un’età media che scende sempre più pericolosamente; è possibile accedere a questo nostro servizio attraverso la scuola, la famiglia e il medico di famiglia, che possono indirizzare verso le attività che possono essere di aiuto”. “Il percorso diagnostico è attivo dal 2014 – spiega Massimo Rossetti, direttore del dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche, affiancato dalla coordinatrice Alessandra Squicciarini e dagli altri professionisti che lavorano nella struttura -. Dal 2019 al 2022, secondo i dati raccolti dalle regioni che svolgono attività puntuali in questo senso, l’aumento è stato del 110%; anche Piacenza vede un aumento di casi, ma al tempo stesso quelli intercettati e trattati escono dal percorso, che si snoda su step diversi di interventi: sì può andare dal trattamento ambulatoriale, a quello semi residenziale al ricovero, questo senza che le équipe cambino. Casa Lilla – evidenzia il professionista – non è un reparto, ma una casa: vi si accede e si vive come una casa, pur essendo inserita nell’ospedale”.

La struttura è collocata in una porzione dell’area monumentale del nucleo antico dell’ospedale di Piacenza che l’Azienda Usl di Piacenza ha riqualificato grazie al supporto dal Rotary Club Piacenza, in stretta collaborazione con l’associazione Puntoeacapo. Il Rotary Club Piacenza, come spiegato dal presidente eletto Pierluigi Petrini, ha contribuito al finanziamento dell’intervento e, negli anni scorsi, ha messo a disposizione diverse competenze per realizzarlo: Mara Negrati, per anni responsabile di Nutrizione clinica dell’ospedale di Piacenza e oggi presidente dell’associazione Puntoeacapo, ha lavorato insieme al dottor Augusto Pagani, past president del Rotary e già presidente dell’Ordine provinciale dei Medici; Marco Rovellini, presidente della società MAE S.p.A, ha donato una parte della somma necessaria, mentre la cooperativa San Martino, rappresentata da Mario Spezia, ha donato parte degli arredi. L’architetto Carlo Ponzini ha individuato – insieme all’Azienda – gli spazi più idonei alla realizzare, oltre a donare il progetto di restauro: “Per la sede di Casa Lilla – spiega Ponzini – è stato scelto il prezioso appartamento dell’abate dei monaci benedettini olivetani del Santo Sepolcro, opera dell’architetto rinascimentale Alessio Tramello, che è stato recuperato nel segno della valorizzazione del patrimonio storico-artistico. Una struttura architettonica unica”. La qualità architettonica degli spazi è stata sottolineata anche dal prefetto Paolo Ponta “Anche la bellezza – ha detto – può aiutare la guarigione. Questo progetto dimostra ancora di più la capacità di Piacenza nel fare squadra”.

“L’Associazione Puntoeacapo – racconta Mara Negrati – è nata grazie a genitori di figli con problemi di alimentazione. E’ attiva da dieci anni, durante i quali si è sempre interfacciata con le istituzioni, nella convinzione che è con il dialogo che si trovano le soluzioni. Dobbiamo ringraziare questa direzione sanitaria e direzione generale, che ringraziamo al pari del Comune di Piacenza, del risultato che oggi presentiamo. Un servizio che consente di dare una risposta dalle famiglie rispetto alle esigenze dei loro ragazzi, consentendo di garantire anche il pasto assistito, che viene vissuto come un momento di grande crisi, per chi è affetto da questa patologia, che deve invece essere vissuto serenamente”. “Dalla sofferenza delle famiglie – la riflessione dell’assessore comunale Nicoletta Corvi – si è generato un bene più grande: Casa Lilla, che è in grado di aiutare le persone in difficoltà”.

L’accesso ai servizi di Casa Lilla può avvenire in diversi modi:

  • attraverso il pronto soccorso quando viene riscontrato un sospetto caso di disturbi della nutrizione e alimentazione o tramite una consulenza richiesta da altri reparti che attiva il medico dell’ambulatorio Dna adulti.
  • tramite il medico di famiglia che sospetta la presenza di un disturbo può contattare l’ambulatorio e prenotare una visita di valutazione che viene garantita entro una settimana.
  • attraverso la chiamata diretta da parte del paziente che può contattare l’ambulatorio inviando una email all’indirizzo casalilla@ausl.pc.it oppure tramite prenotazione CUP.

L’equipe segue i pazienti dai 18 anni in su. I minori di 18 anni sono presi in carico da Pediatria e Neonatologia diretta dal professor Giacomo Biasucci del dipartimento Materno infantile. Quella piacentina è l’unica realtà pediatrica in Regione che si è dedicata da oltre 20 anni alla cura dei pazienti con Dna in età evolutiva ed è riconosciuta come Centro di riferimento regionale, in particolare per l’Area Vasta Emilia Nord, per la riabilitazione organica dei pazienti affetti da grave malnutrizione per la fascia di età 0-18 anni. Il team medico è composto da un medico pediatra nutrizionista, da uno psicologo psicoterapeuta e da una dietista, oltre che da un team di infermiere specificamente formate sui Dna.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.