Sei mesi di Cau, superati i 15mila accessi a Piacenza. Il tempo di attesa medio è 45 minuti

Nei primi sei mesi di attività, i Centri di assistenza urgenza (Cau) dell’Emilia-Romagna la gestione dei casi a bassa complessità hanno registrato quasi 151mila accessi (150.799), che salgono a oltre 162mila (162.081) contando quelli di Ferrara, i primi a partire in via sperimentale. Nel piacentino, fino al 5 maggio il Cau cittadino (aperto il 4 dicembre 2023) ha registrato 12mila 370 accessi, mentre quelli di Bobbio (aperto il 1° dicembre) 1335 e quello di Podenzano (8 gennaio) 1318. In totale, in provincia di Piacenza sono stati dunque 15mila e 23 gli accessi dalla partenza al 5 maggio. A livello regionale, nell’ultima settimana il tempo medio di attesa è stato di 45 minuti. La Regione traccia un bilancio positivo dei trentacinque Cau operativi e sempre monitorati per valutare l’andamento dell’attività su tutto il territorio. Positiva anche l’esperienza di chi ha avuto necessità di usufruire del nuovo servizio: dai 3.080 questionari sul gradimento delle strutture compilati a livello regionale, emerge infatti che l’84,3% dei cittadini valuta “positivamente” o “molto positivamente” il servizio ricevuto, e per l’84,8% il tempo di attesa è stato “adeguato” o “ottimale”.

Stabile e sempre elevata – oltre l’83% – la percentuale di persone che trovano assistenza e cura direttamente all’interno della struttura (in media 8 pazienti su 10), mentre le patologie più frequenti (53%) legate agli accessi – problemi ortopedici, gastrointestinali e disturbi minori – confermano come i cittadini abbiano compreso il corretto “utilizzo” dei Centri di assistenza urgenza, istituiti dalla Regione proprio per la gestione delle urgenze a bassa complessità, continuando a mantenere in capo ai Pronto soccorso le emergenze. Altro dato importante riguarda i tempi di attesa, che rimangono contenuti, 45 minuti in media nell’ultima settimana, con accessi prevalentemente in orario diurno (82%). La maggiore affluenza si registra infatti tra le 8 e le 14, nel 68% dei casi da parte di persone tra i 18 e i 64 anni. Per quanto riguarda il personale medico impiegato nelle strutture, i Cau sono “strutture giovani”: ad oggi, infatti, nei Centri di assistenza urgenza lavorano 464 medici (205 donne e 259 uomini), di cui oltre il 60% ha meno di 35 anni e il 53% è specializzando.

I DATI DAL 1° NOVEMBRE 2023 AL 5 MAGGIO 2024 – Questi, in sintesi, i dati relativi ai primi sei mesi di attività – dal 1° novembre 2023 al 5 maggio 2024 – dei 35 Cau operativi in Emilia-Romagna: 150.799 accessi (162.081 considerando anche quelli di Ferrara, i primi a partire in via sperimentale come ambulatori a bassa complessità), l’82% dei quali in orario diurno; in media si registrano 19 accessi al giorno al mattino (dalle 8 alle 14) e 16 il pomeriggio (dalle 14 alle 20), variano invece da un minimo di 1 a un massimo di 32 gli accessi giornalieri in orario notturno (dalle 20 alle 8). Otto pazienti su 10 (ovvero l’83%) inviati al medico curante a conclusione del percorso, quindi con assistenza e cura ricevute direttamente in loco; la casistica riguarda principalmente (53%) problemi di natura gastrointestinale, ortopedica e disturbi minori. Il 68% degli accessi è effettuato da persone tra i 18 e i 64 anni, con tempi di attesa medi di 45 minuti nell’ultima settimana, da un minimo di 3 minuti a un massimo di 2 ore e 8 minuti.

LA VALUTAZIONE DEI CITTADINI: PER L’84% ESPERIENZA POSITIVA O MOLTO POSITIVA – Per l’84,3% dei cittadini che si sono rivolti ai Centri di assistenza urgenza per problemi di salute, l’esperienza all’interno dei Cau è stata “positiva” o “molto positiva”, sia in termini di accoglienza, sia di cura. Lo confermano i dati raccolti attraverso il questionario che la Regione Emilia-Romagna ha proposto in collaborazione con le Aziende sanitarie a partire dal 29 gennaio. Su 3.080 questionari (compilati su base volontaria e anonima da parte del paziente stesso o della persona che lo accompagna), inoltre, l’84,8% ritiene che il tempo di attesa sia stato “adeguato” o “ottimale”.

“LUNGA VITA ALLA SANITÀ PUBBLICA”, LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE DELLA REGIONE – Prosegue la campagna di comunicazione che la Regione ha messo a punto per illustrare come funzionano e a quali bisogni danno risposta i Cau. Rivolta a tutta la popolazione, ha l’obiettivo di spiegare ai cittadini come cambia l’accesso ai servizi di emergenza-urgenza regionale – quindi dove sorgono e come funzionano i CAU e per quali patologie sono indicati – e di accrescere la consapevolezza che il servizio sanitario pubblico è un patrimonio comune di grande valore, da preservare. Un tema complesso restituito con parole semplici utilizzando tv, radio, affissioni, canali social e materiale informativo disponibile online, nella pagina web dedicata alla riforma del sistema emergenza-urgenza sul sito della https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza e nella sezione domande poste frequentemente https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza/domande-frequenti. Negli strumenti di comunicazione che lo consentono, i messaggi sono riportati nelle cinque lingue adottate nei Pronto Soccorso (italiano, inglese, francese, arabo e cinese).

Della campagna fa parte anche il podcast “Sanità pubblica. Lessico famigliare”, prodotto dalla Regione, che affida alle testimonianze e alle storie di pazienti, operatori e professionisti il racconto del Servizio sanitario regionale, una macchina complessa e in continua evoluzione che, giorno dopo giorno al servizio delle comunità, vede impegnati migliaia di donne e uomini a garantire a ognuno di noi, senza distinzioni, le migliori cure disponibili. Diritti, universalismo, denaro e tempo sono i temi dei sette episodi, online sul sito all’indirizzo https://regioneer.it/podcast-lessico-famigliare e sui canali Spotify e Spreaker della Regione, che fanno emergere il valore di questo patrimonio.

LA RETE CAU SUL TERRITORIO

Sono 35 i Centri assistenza urgenza operativi sul territorio, con date di inizio attività differenti.
Provincia di Piacenza: Bobbio 1^ dicembre, Piacenza 4 dicembre, Podenzano 8 gennaio
Provincia di Parma: Parma 19 dicembre, Fidenza 28 dicembre, Fornovo 15 gennaio, Langhirano 18 gennaio.
Provincia di Reggio Emilia: Reggio Emilia 19 dicembre, Correggio 27 dicembre
Provincia di Modena: Castelfranco Emilia 11 dicembre, Finale Emilia 18 dicembre, Fanano 29 gennaio, Modena e Carpi, 9 aprile
Provincia di Bologna: Budrio 1^ novembre, Vergato 8 novembre, Navile (Bologna) 11 dicembre, Casalecchio di Reno 18 dicembre, Imola 21 dicembre
Provincia di Ferrara: Ferrara, Comacchio, Copparo, tutti già attivi prima del 1^ novembre, Portomaggiore 13 novembre, Bondeno 2 aprile
Provincia di Ravenna: Cervia 18 dicembre, Ravenna 22 gennaio
Provincia di Forlì-Cesena: Mercato Saraceno e Cesenatico 15 gennaio, Bagno di Romagna e Santa Sofia 22 gennaio, Cesena 6 maggio
Provincia di Rimini: Cattolica 18 dicembre, Santarcangelo di Romagna 15 gennaio, Novafeltria 29 gennaio, Rimini 29 aprile

ACCESSI AI CAU PER PROVINCIA

PIACENZA – Piacenza 12.370 accessi dal 4 dicembre al 5 maggio, Bobbio 1.335 dal 4 dicembre al 5 maggio, Podenzano 1.318 dall’8 gennaio al 5 maggio

PARMA – Parma 14.380 dal 19 dicembre al 5 maggio, Fidenza 4.291 dal 28 dicembre al 5 maggio, Fornovo 738 dal 15 gennaio al 5 maggio, Langhirano 829 dal 18 gennaio al 5 maggio

REGGIO EMILIA – Reggio Emilia 14.070 dal 20 dicembre al 5 maggio, Correggio 4.332 dal 27 dicembre al 5 maggio

MODENA – Modena 901 accessi dal 10 aprile al 5 maggio, Castelfranco Emilia 4.447 dall’11 dicembre al 5 maggio, Finale Emilia 2.898 dal 18 dicembre al 5 maggio, Fanano 689 dal 29 gennaio al 5 maggio, Carpi 1.566 dal 10 aprile al 5 maggio;

BOLOGNA – Budrio 8.011 accessi dal 1° novembre al 5 maggio, Vergato 3.493 accessi dal 7 novembre al 5 maggio, Navile 11.545 accessi dall’11 dicembre al 5 maggio, Casalecchio di Reno 7.938 accessi dal 18 dicembre al 5 maggio, Imola 7.231 dal 21 dicembre al 5 maggio.

Nei 5 Cau di FERRARA 15.570 accessi dal 15 novembre al 5 maggio (26.874 dalla data di apertura in via sperimentale al 5 maggio delle 4 strutture esclusa Bondeno, operativa dal 2 aprile).

RIMINI – Rimini 412 accessi dal 30 aprile al 5 maggio, Cattolica 5.920 accessi dal 18 dicembre al 5 maggio, Cesenatico 4.778 dal 15 gennaio al 5 maggio, Santarcangelo di Romagna 5.904 dal 15 gennaio al 5 maggio, Novafeltria 801 accessi dal 29 gennaio al 5 maggio.

RAVENNA – Ravenna 8.008 dal 22 gennaio al 5 maggio, Cervia 4.595 dal 18 dicembre al 5 maggio.

FORLÌ-CESENA – Mercato Saraceno 1.791 dal 15 gennaio al 5 maggio, Bagno di Romagna 569 dal 22 gennaio al 5 maggio, Santa Sofia 452 accessi dal 22 gennaio al 5 maggio.

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