Assalto al Mercatone, preso il secondo rapinatore: “Ho sparato per sbaglio”

I carabinieri hanno prelevato e condotto in carcere un 45enne di Rozzano: si tratterebbe dell'autore materiale del ferimento della guardia giurata. Ora le indagini si concentrano su Rozzano (Milano) dove potrebbero trovarsi altri soggetti coinvolti nella rapina.

Preso il secondo rapinatore dell’assalto al Mercatone Uno di Rottofreno (Piacenza), l’autore materiale del ferimento della guardia giurata: i carabinieri hanno identificato, prelevato e condotto al carcere delle Novate un 45enne milanese, pregiudicato, complice del 43enne originario del pavese ma residente a Binasco, arrestato subito dopo i fatti.  

LEGGI ANCHE Agguato al Mercatone, convalidato il fermo del complice. “Non ho sparato, dovevo solo guidare”

L’uomo, domiciliato a Rozzano, ha ammesso di aver preso parte all’assalto e di aver esploso il colpo di arma da fuoco che ha colpito il vigilante alla schiena, anche se a suo dire si sarebbe trattato di uno sbaglio o per meglio dire una “fatalità” e non di un gesto intenzionale.

Il 45enne, dopo la rapina, era riuscito a scappare e tornare a Rozzano, nel milanese, dove viveva con i propri famigliari, ma non è riuscito a sfuggire ai militari, che il 30 aprile lo hanno raggiunto nella sua abitazione, in seguito all’emissione di una custodia cautelare per i reati di tentato omicidio in concorso, rapina pluriaggravata in concorso, porto abusivo di armi e ricettazione, stesse accuse di cui deve rispondere il complice di Binasco. 

Un’operazione resa possibile grazie al grande lavoro svolto dai carabinieri immediatamente dopo i fatti, a partire dal’arresto immediato del 43enne eseguito dai carabinieri della stazione di Sarmato, primi a giungere sul luogo della rapina, che lo avevano trovato nascosto in un canale di scolo nelle vicinanze del luogo del delitto, senza che sapesse spiegare la sua presenza sul posto. Gli accertamenti tecnici compiuti dai Ris, il rilevamento delle impronte digitali e la preziosa collaborazione dei cittadini hanno permesso agli inquirenti di costruitre un solido quadro accusatorio e risalire in brevissimo tempo all’identità del rapinatore.


L’uomo, nel corso dell’interrogatorio di garanzia di fronte al gip Giuseppe Bersani ha ammesso di aver tirato il grilletto del revolver calibro 357 magnum che ha ferito la guardia, oggi ancora ricoverata all’ospedale Niguarda di Milano. Secondo quanto ricostruito finora la coppia di banditi si conosceva da tempo e sono entrambi abituali consumatori di cocaina. 

Ora le indagini si concentrano su Rozzano (Milano) da dove sarebbe partio il commando che ha eseguito l’agguato, mentre gli inquirenti si interrogano su eventuali complici e fiancheggiatori che hanno ideato l’impresa ed accompagnato sul posto i due rapinatori, salvo poi recuperare il solo 45enne, sottrattosi alla cattura immediata. Negli uffici della Procura aleggia il moderato ottimismo di poter sgominare l’intera banda che dai sobborghi milanesi si è spostata nella provincia piacentina per compiere il grave fatto di sangue.
              

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.