Sollievo a Castelvetro, la 17enne scomparsa è tornata a casa  foto

La giovane, dopo quasi quattro giorni di assenza, è tornata nell'abitazione dei famigliari intorno all'1.20 di questa notte, dando un lieto fine ad una vicenda che aveva suscitato forte preoccupazione. 

E’ tornata a casa nella notte di sabato 3 giugno la 17enne di Castelvetro Piacentino (Piacenza), scomparsa nella mattina di martedì 30 maggio.

Madalina Claudia Husaru, in buone condizioni di salute, dopo quasi quattro giorni di assenza è rientrata nell’abitazione dei famigliari intorno all’1.20 di questa notte, dando un lieto fine ad una vicenda che aveva suscitato forte preoccupazione. 

Sollievo quindi nel paese della Bassa, dove nei giorni scorsi si era creata una vasta mobilitazione e dove era stato allestito il campo base delle ricerche, che hanno visto impegnati carabinieri, protezione civile, vigili del fuoco e unità cinofila.

A dare l’allarme erano stati i genitori della giovane, dopo che la figlia non era rientrata come di consueto da scuola, dove quel giorno non era mai arrivata.

I soccorritori avevano concentrato la loro attenzione nella zona di Castelvetro e sul lungo fiume, dove il cellulare della ragazza aveva agganciato una cella, prima di essere spento.

L’esito dell’episodio è stato raccontato questa mattina in una conferenza stampa indetta a Castelvetro, a cui hanno preso parte il sindaco Luca Quintavalla e il maggiore Emanuele Leuzzi, comandante della compagnia dei carabinieri di Fiorenzuola. 

Come spiegato dagli investigatori, all’origine dell’allontanamento della ragazza c’era la preoccupazione per il proprio rendimento scolastico. Motivo per cui martedì non è entrata in aula, dove avrebbe dovuto sostenere una verifica. 

La giovane era effettivamente arrivata a Cremona, ma invece di raggiungere l’istituto era tornata subito a Castelvetro con l’autobus. 

Il suo telefono si è spento poco dopo, a causa della batteria scarica.

Per tutti questi giorni, come raccontato dalla stessa alle forze dell’ordine, è rimasta nascosta tra i campi e i boschi, in zona Maginot a Castelvetro, cibandosi di ciliegie. 

Quando si è resa conto delle ricerche in corso, profondamente provata da quest’esperienza, ha trovato la forza per tornare a casa, dove ha riabbracciato la famiglia.

 

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