Evade le tasse dal 2013 e chiede prestazioni sociali agevolate: scoperto dalla Finanza

Chiedeva prestazioni sociali agevolate, ma era un evasore totale. E’ quanto scoperto dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Piacenza nei confronti di un commerciante ambulante di abbigliamento, accusato di aver sottratto al fisco centinaia di migliaia di euro.

L’attività ispettiva nei confronti dell’uomo, operante nella Val Tidone e particolarmente attivo nei periodici mercati locali, è scattata lo scorso mese di dicembre dopo un attento monitoraggio delle imprese operanti sul territorio, effettuato mediante l’utilizzo delle banche dati in uso al corpo e dai quotidiani controlli relativi alla regolare di emissione di scontrini e ricevute fiscali.

Il sistema evasivo – viene spiegato – ha previsto, per le vendite effettuate, l’emissione quasi metodica dello scontrino fiscale, in modo da far apparire regolare la cessione sia nei confronti dei clienti che dei finanzieri impegnati nei controlli: successivamente – secondo le accuse – allo scadere dei termini per tutti gli anni a partire dal 2013, il commerciante ha puntualmente omesso di presentare le dichiarazioni annuali ai fini delle imposte sui redditi, Iva ed Irap a fronte di ricavi complessivi di circa 600mila euro.

I finanzieri, dopo aver ricostruito il giro d’affari dell’imprenditore, hanno anche constatato che lo stesso aveva presentato una dichiarazione sostitutiva unica tendente ad ottenere prestazioni sociali agevolate, pur avendo conseguito per l’anno richiesto un considerevole reddito non dichiarato. Situazione segnalata alla locale agenzia delle entrate per le determinazioni di competenza.

“Questi interventi, rientranti nella più ampia attività di controllo economico del territorio – sottolineano dal comando provinciale -, perseguono il doppio obiettivo di tutelare le entrate dello Stato e nel contempo verificare la spesa pubblica, attraverso il sistema delle prestazioni sociali agevolate, così da riportare sui giusti livelli i parametri della libera concorrenza, minata da coloro che non rispettano le regole fiscali, e tutelare le risorse pubbliche messe a disposizione per sostenere le categorie sociali più deboli.

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