La Passerini Landi protagonista a Roma al convegno sulle fonti archivistiche dell’agricoltura italiana

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C’è anche la Biblioteca comunale Passerini Landi di Piacenza, con il suo patrimonio documentario e bibliografico, tra i protagonisti del convegno nazionale dedicato a “Le fonti archivistiche dell’agricoltura italiana per la ricerca storico-geografica tra Otto e Novecento”, che si terrà a Roma martedì 14 e mercoledì 15 maggio.

L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento di Storia dell’Università Tor Vergata, dal Dipartimento di Lettere della Sapienza, dall’Accademia nazionale delle Scienze e dal Consiglio nazionale delle Ricerche, intende fare il punto sulle fonti documentarie dedicate all’agricoltura italiana tra il XIX e il XX secolo, stabilendo un primo confronto tra studiosi e ricercatori sulle opportunità di realizzare un progetto di portale delle relative fonti archivistiche.

La Passerini Landi è stata invitata a portare il proprio contributo a seguito della mostra “Semi di carta. Cultura agraria a Piacenza tra Otto e Novecento”, organizzata quattro anni fa in occasione di Expo 2015. Daniela Morsia, bibliotecaria e curatrice della mostra in questione, parlerà delle “Immagini e storie dell’agricoltura italiana negli archivi della Biblioteca comunale di Piacenza”, intervenendo mercoledì 15 maggio presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale delle Scienze, ospitata nelle Scuderie Vecchie di Villa Torlonia, nell’ambito del dibattito sui centri di documentazione dell’agricoltura italiana, tra cui gli Archivi dell’Accademia dei Georgofili, della Direzione generale dell’Agricoltura e del Ministero dell’Agricoltura.

La Biblioteca Passerini Landi conserva infatti un ragguardevole patrimonio documentario e bibliografico, di particolare interesse per la storia dell’agricoltura italiana e riferito soprattutto al periodo 1890-1930, legato all’attività editoriale della Federazione italiana dei Consorzi agrari che a Piacenza ebbe sede dalla sua fondazione, nel 1892, fino al 1932.

Tale istituzione rappresentò infatti un importante centro di diffusione dell’innovazione agraria, grazie all’iniziativa organizzativa di Giovanni Raineri, in grado di tessere una straordinaria rete di collaboratori, formatisi per lo più nelle Scuole superiori di agricoltura di Milano, Pisa e Portici, dalla ragguardevole mobilità professionale e territoriale, capaci di affrontare e conoscere le più svariate situazioni presenti nel contesto agrario nazionale.

Dai fertilizzanti artificiali alle nuove macchine agricole alle semi selezionati: anche i cataloghi editoriali della Federconsorzi (così come quelli delle Cattedre ambulanti di agricoltura) riflettono la diffusione di innovazioni tecniche decisive per l’agricoltura di quegli anni. Tale attività editoriale, che segue e segna lo sviluppo agrario del Paese, si inserì a pieno titolo in un circuito formativo ed informativo di straordinaria modernità, apprezzata e riconosciuta anche all’estero.

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