Piccole e medie imprese, De Micheli: “Agevolare subito l’accesso al credito”

“E’ più che mai urgente – sottolinea la parlamentare piacentina – che l’esecutivo adotti in tempi rapidi tutte le possibili misure di supporto alle imprese da ora fino all’approvazione della direttiva sulla regolazione del mercato bancario nota come Basilea 3”.

“Con quali strumenti e secondo quali tempi il governo intende intervenire sull’attuale situazione di blocco del credito da parte degli istituti bancari italiani, che penalizza soprattutto il tessuto di piccole e medie imprese?” E’ questa la domanda contenuta nell’interrogazione parlamentare che la deputata piacentina del Pd Paola De Micheli ha presentato alla Camera all’indirizzo del premier Mario Monti.

“E’ più che mai urgente – sottolinea la De Micheli – che l’esecutivo adotti in tempi rapidi tutte le possibili misure di supporto alle imprese da ora fino all’approvazione della direttiva sulla regolazione del mercato bancario nota come Basilea 3”.

“Sono sempre più numerose le imprese piacentine – viene sottolineato – che oggi si trovano costrette a contenere i costi di gestione, gli investimenti e le spese per il personale; e tuttavia ciò non basta a ridurre il fabbisogno finanziario, anche a causa delle difficoltà di incasso dei pagamenti. Sono le evidenti conseguenze della stretta creditizia già in atto, che va a colpire maggiormente le imprese minori, per le quali il credito bancario costituisce spesso l’unica fonte esterna di finanziamento”.

All’attenzione del governo Paola De Micheli porta “l’evoluzione dei cosiddetti accordi di Basilea che hanno condotto negli ultimi anni il sistema bancario italiano alla modernizzazione, da un modello sostanzialmente pubblico ad uno liberalizzato e privatizzato”. “La nuova proposta di regolamentazione – viene evidenziato – del mercato bancario nota come “Basilea 3” è più severa e mira a rinnovare il quadro di norme prudenziali al fine di ottenere un maggior presidio della stabilità bancaria”.

“Ma il rigore che il nuovo sistema normativo – aggiunge la De Micheli – richiede rischia di determinare una riduzione delle risorse disponibili per il sostegno all’economia, peggiorando ulteriormente una situazione che negli ultimi sei mesi ha portato ad una contrazione dei finanziamenti alle imprese pari al 3%, con percentuali più alte per quanto riguarda i primi cinque gruppi bancari”.

“Per questo motivo – conclude – è necessario che il governo Monti ricorra a tutti gli strumenti a sua disposizione per indurre banche e imprese a una seconda moratoria che alleggerisca il blocco del credito in corso e, pur nella logica del controllo e del rigore, sostenga i correttivi richiesti dalle associazioni delle piccole e medie imprese per il calcolo dei nuovi parametri di accesso ai finanziamenti dal mondo bancario nell’ambito degli accordi Basilea 3”.

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