Aggredisce la moglie col martello in Tribunale. Arrestato 60enne foto

Doveva essere un’udienza per la causa di seperazione, e invece si è tramutata in una vera e propria agressione. L’ex marito ha infatti assaltato la moglie con un martello. Teatro dell’episodio i corridoi del tribunale di Piacenza

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Doveva essere un’udienza per la causa di seperazione, e invece si è tramutata in una vera e propria aggressione. Il marito ha infatti assaltato la moglie con un martello. Teatro dell’episodio i corridoi del tribunale di Piacenza. La donna urlando per il dolore è caduta riversa per terra, sanguinante, dopo essere stata colpita alla testa.

L’AGGRESSIONE
– Sono stati attimi di grande paura quelli vissuti questa mattina intorno alle 10. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la donna, una 33enne di origine marocchina, si trovava in uno dei corridoi della sezione civile del tribunale in attesa dell’udienza per la separazione consensuale, quando l’uomo, un 61enne originario della provincia di Foggia e residente nel piacentino, si è presentato in possesso di una borsa. Facendo finta di cercare alcune carte all’interno, improvvisamente ha estratto un piccolo martello con il quale si sarebbe avventato contro la moglie. La ragazza, colpita alla testa, è finita a terra e il marito ha provato nuovamente ad accanirsi su di lei: nonostante la ferita, è riuscita a divincolarsi evitando altri colpi. 

L’INTERVENTO DEI PRESENTI
– “Abbiamo sentito le urla della ragazza e siamo intervenuti – spiega l’avvocato Ascanio Sforza Fogliani, presente in Tribunale al momento dei fatti -. L’abbiamo vista a terra, sporca di sangue, che si proteggeva la testa”. “Ci siamo subito preoccupati di individuare l’aggressore, che si aggirava con un martello per il tribunale e insieme ad alcuni colleghi siamo riusciti a bloccarlo”. Poco dopo sono intervenuti i carabinieri e l’uomo non avrebbe opposto resistenza. “Alla vista delle forze dell’ordine – prosegue ancora Sforza Fogliani – si è subito calmato, porgendo i polsi per farsi ammanettare”.

Il 61enne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. La moglie, subito soccorsa da un’ambulanza del 118, è stata condotta al pronto soccorso cittadino con un trauma cranico. Da quanto si è appreso non si troverebbe fortunatamente in pericolo di vita. Sul posto per i rilievi scientifici sono intervenuti i carabinieri del nucleo investigativo: i militari hanno acquisito il fascicolo della causa di separazione per accertamenti sulla situazione familiare e verificare eventuali episodi pregressi di violenza nella coppia.

SICUREZZA IN TRIBUNALE – Quanto accaduto pone la non trascurabile domanda sulle condizioni di sicurezza all’interno del tribunale di Piacenza. Come è stato possibile che l’aggressore riuscisse a portare con sè un martello? Rassicurazioni arrivano dal presidente Italo Ghitti. “E’ già stato aggiudicato l’appalto per l’installazione degli impianti di sicurezza – dice – che prevedeno una barriera all’ingresso di via del Consiglio con metal detector e tornelli, la chiusura con controlli per consentire l’accesso delle auto di servizio da via Giordano Bruno e l’installazione di 15 telecamere collegate con la portineria che controllino cortili e primo piano”.

Un intervento, già finanziato dal ministero con inizio dei lavori previsto per la fine di giugno, che Ghitti definisce “assolutamente indispensabile”: “Speriamo in questo modo di poter evitare che si verifichino nuovamente episodi come quello di stamattina”. 


Aggressione in Tribunale, l’assessora Piroli: “Solidarietà alla vittima, urgono politiche anche di prevenzione culturale della violenza”

“Il gravissimo episodio avvenuto questa mattina in Tribunale richiama bruscamente l’attenzione su un fenomeno, quello della violenza domestica, che richiede politiche forti e condivise non solo a contrasto, ma innanzitutto per la prevenzione”. L’assessora alle Pari Opportunità Giulia Piroli, nell’esprimere solidarietà alla vittima dell’aggressione, sottolinea con fermezza “l’urgenza di una capillare e profonda attività di sensibilizzazione, rivolta in primo luogo alle giovani generazioni, affinché possa essere sradicata la cultura della sottomissione femminile e della relazione affettiva intesa, in maniera insana, come forma di possesso o predominio sull’altra persona”.

“Insieme alle altre istituzioni che animano il Tavolo provinciale sulla violenza contro le donne – aggiunge Giulia Piroli – l’Amministrazione comunale è impegnata in prima in prima linea nella protezione e nel sostegno a chi subisce una sopraffazione fisica e psicologica nella maggior parte dei casi devastante, ancor più quando sono coinvolti i figli. Oltre a supportare fattivamente, come già avviene, il Telefono Rosa attraverso l’assessorato al Nuovo Welfare, è nostra intenzione rafforzare la collaborazione con le scuole e con l’associazionismo per avviare, tra bambini e ragazzi, un percorso di consapevolezza che li aiuti a superare e abbattere gli stereotipi di genere”.

“L’auspicio – conclude l’assessora alle Pari Opportunità – è che il Governo ponga tra le sue priorità la realizzazione diffusa dei centri antiviolenza e gli interventi mirati ad arginare abusi e soprusi, con particolare attenzione al contesto familiare. Nel contempo, a livello locale l’Amministrazione non può che condividere le parole del presidente Italo Ghitti, affinchè trovino realizzazione nel più breve tempo possibile i progetti già previsti per la messa in sicurezza del Tribunale”.

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