Alias, espulsioni e tentato furto: il profilo del 34enne arrestato per la violenza sessuale

Diversi alias, espulsioni e tentato furto di automobile: questo il profilo del 34enne nato in Ucraina, ma con passaporto rumeno, arrestato dai carabinieri di Piacenza per la violenza sessuale avvenuta nella notte del 19 luglio in un bar di Viale Dante ai danni di una 40enne.

L’uomo, Nicolae Istrati, bloccato venerdì 20 giugno a Milano, a distanza di meno di 30 ore dai gravi fatti di cui accusato, ora si trova nel carcere del capoluogo lombardo, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Il presunto aggressore deve rispondere anche di sequestro di persona, evasione e rapina.

Bar viale Dante

Come emerso dagli accertamenti compiuti dagli uomini del Norm e del nucleo investigativo, il 34enne, residente nella nostra città, aveva numerosi alias e in passato era già stato stato colpito da dei provvedimenti di espulsione, per la sua presenza irregolare sul territorio nazionale.

A suo carico anche un arresto della polizia per un tentato furto di automobile a Piacenza; reati che avevano portato ad un cumulo pena, sfociato nell’emissione di una misura cautelare.

Attualmente si trovava in affidamento in prova ai servizi sociali, con un obbligo di dimora a partire dalle ore 22,05 fino al mattino, orario in cui non poteva quindi assentarsi da casa.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, lo straniero stava giocando alle slot prima che poco dopo l’una della notte scattasse l’aggressione nei confronti della donna, immobilizzata e poi violentata.

Il sequestro sarebbe durato circa tre ore, fino a quando la vittima è riuscita a liberarsi e a chiedere aiuto, mentre lui si sarebbe subito allontanato dal retro, portando con sé l’incasso del bar e facendo perdere le proprie tracce.

Dopodiché, da quanto emerge dalle indagini, sarebbe rimasto in città fino a sera, prima di dirigersi a Milano, dove è stato poi sorpreso dai carabinieri. Secondo gli investigatori aveva intenzione di raggiungere a breve Genova.

 

La donna, subito soccorsa e medicata in ospedale, è stata dimessa con 20 giorni di prognosi.

Fidatevi delle forze dell’ordine – ha commentato il colonnello Corrado Scattaretico, comandante provinciale dell’Arma – ; noi ci siamo sempre e fatti così gravi, non restano impuniti“.

 

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