Coronavirus, calo del 36% di nuovi positivi. “Stringiamo i denti e rispettiamo le limitazioni per Natale”

Coronavirus, Piacenza sta superando la seconda ondata dei contagi. Netto il calo dei nuovi positivi registrato nell’ultima settimana: – 36,2%, annuncia il direttore generale dell’Ausl Luca Baldino, nel consueto report settimanale dell’azienda. Solo 775 le persone risultate positive negli ultimi 7 giorni, dati che rimandano all’inizio di ottobre. Al momento sono in quarantena 3718 persone, di cui 2.123 perché contatti stretti di positivi (i restanti 1.595).

“Stiamo andando bene – ha detto il direttore generale Luca Baldino -, meglio di altri territori. Merito della risposta dei sanitari e dei piacentini, che si sono dimostrati molto rispettosi delle normative. E’ con molta prudenza che diamo questi dati positivi, perché dobbiamo continuare ad essere prudenti e non abbassare la guardia. In tanti mi stanno avvicinando e mi chiedono ‘ma se io esco il 23 e torno a casa il 28, cosa succede?’. Ecco il punto è che quest’anno occorre tenere duro e stringere i denti, per lasciar passare queste feste, che non devono trasformarsi in un’occasione di contagio: è questo il significato delle norme adottate dal Governo”. Altro aspetto sicuramente confortante è l’ulteriore riduzione dei contagi per mille abitanti, indice che mette in mostra, più che il dato assoluto dei contagi, la diffusione del virus tra la popolazione: un valore che è più basso della media regionale, dopo essere stato il più alto per settimane.

Il 45% dei contagi viene individuato grazie al contact tracing, il 28% perché i pazienti mostrano sintomi, il 9% tramite ospedale, il 3% tramite accertamenti su personale e ospiti di case residenziali per anziani, realtà che al momento non crea preoccupazione con alcune situazioni, come il focolaio di Farini, sono sotto controllo. Calano ricoveri e interventi Usca, 37 i decessi nell’arco dell’ultima settimana, legati a persone di età avanzata e con diverse patologie pregresse. Riguardo alla campagna di vaccinazione anti covid, è possibile che l’arrivo delle prime dosi (circa 17mila, per 8-9mila persone gran parte sanitari, degenti e operatori delle Cra) già da metà gennaio. In anticipo quindi di un paio di settimane.

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