Giornata fibromialgia, Palazzo XNL si illumina di viola. Petizione a sostegno dei malati

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Anche a Piacenza sarà celebrata la Giornata Mondiale della Fibromialgia con l’iniziativa “Facciamo Luce”, promossa da CFU Comitato Fibromialgici Uniti, organizzazione di volontariato con referenti volontarie in tantissime città e comuni italiani.

Il 12 maggio i volontari dell’associazione chiedono ai sindaci di tutto il territorio nazionale di illuminare di viola un monumento o un luogo di storia o cultura importante della città: “Attraverso questo colore – spiegano – i Comuni prenderanno consapevolezza della fibromialgia e aiuteranno i malati ad illuminare la strada per la ricerca alla guarigione. La solidarietà si propaga attraverso lo splendore per sottolineare la necessità di far luce sulla Fibromialgia e tutto quello che ruota intorno ad una patologia generando sconforto e isolamento in coloro che ne soffrono”.

Nella notte fra il 12 e il 13 maggio le luci del palazzo XNL della Fondazione Piacenza e Vigevano si accenderanno di viola in occasione della Giornata mondiale della fibromialgia. Fondazione di Piacenza e Vigevano aderisce in questo modo alla campagna di sensibilizzazione che il Comitato fibromialgici uniti (Cfu), insieme al Comune di Gossolengo e Cortemaggiore, che saranno a loro volta illuminati di viola. Anche la Provincia di Piacenza Pari Opportunità ha concesso il Patrocinio Gratuito alle iniziative di CFU, e l’associazione è in attesa di risposta anche da altri comuni di Piacenza con la speranza che aderiscano alle iniziative di CFU.

LA PETIZIONE A SOSTEGNO DEI MALATI – Anche il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri ha firmato presso il Quic di viale Beverora, la petizione a sostegno delle persone affette da fibromialgia, incontrando insieme all’assessore Federica Sgorbati la referente piacentina del Comitato Fibromialgici Uniti (CFU) Maria Carla Cejas, in occasione della Giornata mondiale dedicata a questa patologia cronica e invalidante, la cui diagnosi può essere particolarmente difficile, che colpisce tra il 2 e il 5% della popolazione italiana.

“In questa ricorrenza così importante per la sensibilizzazione – sottolinea il primo cittadino – invito la nostra comunità a cogliere l’opportunità di un semplice, concreto gesto di supporto alla campagna per il riconoscimento della fibromialgia tra le patologie rientranti nei livelli essenziali di assistenza, che renda possibile l’accesso alle prestazioni del Servizio sanitario nazionale. Da oggi, negli orari di apertura, tutti i cittadini possono venire agli sportelli Quic di viale Beverora per apporre la loro firma: anche così, come già è avvenuto con il patrocinio all’iniziativa dato dall’Amministrazione comunale, si consolida l’impegno di Piacenza come città a sostegno delle persone affette da questa malattia”.

Barbieri firma petizione fibromialgia

L’assessore Sgorbati, che già un anno fa aveva sottoscritto la petizione, rimarca “il valore della condivisione che giornate come quella odierna rivestono, per accendere l’attenzione dell’opinione pubblica su patologie la cui relativa invisibilità può aggravare ulteriormente la condizione di chi ne soffre. Parlarne, invece, significa abbattere il muro dell’indifferenza che spesso costituisce, per le persone malate, un ulteriore aggravio di cui farsi carico”.

Chi volesse sostenere la campagna di CFU firmando la petizione, potrà recarsi al Quic di viale Beverora – portando con sé un documento di identità in corso di validità e senza necessità di appuntamento – il lunedì, martedì e giovedì dalle 8.15 alle 17, il mercoledì e venerdì dalle 8.15 alle 13.30 e il sabato dalle 8.15 alle 12.15. “Ringrazio l’Amministrazione comunale, in particolar modo il sindaco Barbieri e l’assessore Sgorbati, oltre al personale del Quic – chiosa Maria Carla Cejas, da poco più di un anno referente provinciale di CFU – per la sensibilità e l’attenzione nel supportare la nostra causa. Anche il Servizio Pari Opportunità della Provincia, tra i vari enti del territorio, ci ha concesso il suo patrocinio. La fibromialgia è una malattia silenziosa, che provoca dolore, rigidità, parestesie, stanchezza cronica e rende difficili le normali attività quotidiane, ma il fatto che non dia sintomi evidenti agli occhi degli altri rappresenta spesso un problema che va a sommarsi alla mancanza di centri di riferimento e di percorsi diagnostici e di cura univoci”.

Chi volesse maggiori informazioni sull’attività dell’associazione può scrivere a cfu.er.carlacejas@gmail.com.

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